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Vicenza: supplente trans viene sospeso dalla scuola. Per 270 euro prometteva servizi erotici

Vicenza: supplente trans viene sospeso dalla scuola. Per 270 euro prometteva servizi erotici

Gli allievi si sono insospettiti e hanno cercato informazioni sulla docente supplente finché non hanno scoperto la sua doppia vita

Al’istituto tecnico industriale Rossi di Vicenza è arrivata una docente precaria molto chiacchierata. Da un po’ di tempo circolavano dubbi sulla sua reale identità. Finché non si è scoperto che la supplente di inglese è in realtà un uomo che su internet offre prestazioni sessuali a pagamento.

Gli allievi del “Rossi” sono per la maggior parte maschi e qualche dettaglio della nuova docente, arrivata ad ottobre, ha insospettito alcuni di loro che si sono messi alla ricerca di informazioni sull’insegnante, navigando sul web.

Dopo alcune ricerche, sono spuntate su internet delle immagini che ritraevano la docente in vestiti succinti. Si è scoperta quindi la doppia vita della supplente. Di giorno faceva l’insegnante (alcune volte vestita da uomo, altre volte da donna) e di notte sarebbe stata contattabile su alcuni siti web in qualità di trans escort disponibile per servizi sessuali a pagamento.

Il transessuale avrebbe promesso infatti vari servizi erotici al prezzo di 270 euro. Da un attento esame delle fotografie che circolano sul web si è giunti alla certezza. Le immagini sono arrivate sul tavolo del preside dell’istituto che non ha potuto evitare di sospendere dall’insegnante il transessuale.

“A scuola va valutata la moralità degli insegnanti”

L’assessore veneto all’Istruzione Elena Donazzan è intenzionata a chiedere all’ufficio scolastico regionale di indagare sulla vicenda con un’ispezione. «La scuola è stata tempestiva nel reagire, ma la cosa grave è che i ragazzi hanno riconosciuto l’anomalia e tirato fuori le foto. Noi adulti abbiamo stimolato la loro curiosità scabrosa, non va bene». Oltre che l’ufficio scolastico regionale, Donazzan intende sollecitare sull’accaduto anche il ministero dell’Istruzione: «Assieme alle competenze professionali – ha affermato l’assessore – di un insegnante va valutata anche la moralità, in un luogo protetto come la scuola su questo dobbiamo essere rigidi».

Ora tocca agli ispettori dell’ufficio scolastico regionale vagliare le prove fotografiche e accertare che “Luna Trans” sia veramente la stessa persona che al mattino entrava in aula al “Rossi” per insegnare inglese agli studenti.