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Vicofaro: a sparare contro il migrante del Gambia due 14enni

spari Napoli

Individuati gli autori della sparatoria contro il migrante ospite della parrocchia di Vicofaro (Pistoia). Si tratta di due ragazzini di 14 anni.

Individuati gli autori degli spari della sera del 2 agosto a Vicofaro (Pistoia), contro un 24enne cittadino del Gambia. Nei guai due ragazzini di 14 anni. Nell’abitazione di uno dei due trovata una pistola scacciacani e 200 proiettili a salve. I giovani tentano di giustificarsi affermando che si è trattata solo di una “goliardata”. Prima degli spari, però, hanno insultato il migrante per il suo colore della pelle.

Insultano e sparano al migrante

Gli hanno urlato “bastardo” e “nero” e poi gli hanno sparato con una scacciacani. Dopo che la Polizia di Stato di Pistoia ha individuato i due autori dell’aggressione del 2 agosto scorso contro un 24enne cittadino del Gambia, Buba Ceesay, ospite della parrocchia di Vicofaro, hanno però parlato di “goliardata”. E’ così che tentano di giustificarsi due ragazzini di 14 anni individuati dalle forze dell’ordine. Nell’abitazione di uno di questi è stata trovata la scacciacani utilizzata e circa 200 proiettili a salve, e a seguito delle perquisizioni i giovani hanno ammesso le loro responsabilità, di fronte ai genitori.

I 14enni negano però che dietro quel gesto ci siano stati motivi razziali o politici. Eppure, un volontario della parrocchia, Doriano Marianelli, su Facebook racconta: “Ero in ufficio con don Massimo Biancalani quando è entrato un profugo e ponendolo sulla scrivania ci ha mostrato un bossolo di pallottola. Stava camminando quando gli hanno sparato. Poco prima di questo episodio, in fondo alla piazza sono passati in bicicletta tre adolescenti ed hanno urlato ‘negri!’, per poi scappare”.

“Quando mi insultano per le strade neanche li guardo e tiro dritto. Ma questa volta mi hanno sparato, una cosa folle, è troppo” sottolineava anche Buba Ceesay. Gli inquirenti sono arrivati ai due minorenni grazie a diverse testimonianze e alle telecamere di sorveglianza. Il fascicolo è ora in mano al Tribunale dei minori di Firenze.