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Accompagnare le pmi in Borsa, tutte le potenzialità della Spac

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Milano, 29 lug. (askanews) - Accompagnare le imprese nel loro percorso di crescita, individuare la strada migliore per ottenere risorse finanziarie guardando oltre il tradizionale debito. Quotazione in Borsa, ingresso di un private equity o una business combination con una Spac, quei veicoli di in...

Milano, 29 lug. (askanews) – Accompagnare le imprese nel loro percorso di crescita, individuare la strada migliore per ottenere risorse finanziarie guardando oltre il tradizionale debito. Quotazione in Borsa, ingresso di un private equity o una business combination con una Spac, quei veicoli di investimento che raccolgono fondi da destinare a imprese target. Marco Mandelli, responsabile del Corporate&Investment banking di Ubi Banca, guida un team di 200 professionisti dedicato a operazioni di finanza strutturata, M&A, capital markets. Per accompagnare le imprese nei processi di quotazione

“Non tutte le aziende sono uguali, al mercato piacciono alcune tipologie di aziende. Tipicamente quelle che hanno determinati Cagr di crescita del fatturato e che operano in settori a più elevato valore aggiunto; che hanno tecnologicamente contenuto e che operano in settori non troppo ciclici”.

Cercare la business combination con una Spac ha suoi vantaggi. Un’azienda può trovare in fretta capitali necessari, senza essere dipendente dalla volatilità dei mercati finanziari: “Per quanto attiene al prodotto Spac, la liquidità viene preventivamente raccolta e resta a disposizione di un escrow account per poter fare la business combination. Ulteriori vantaggi sono legati al fatto che i costi sono leggermente inferiori, perché evidentemente non c’è tutto il processo per arrivare alla quotazione sui mercati e inoltre anche dal punto di vista della negoziazione è un accordo tra un team di promotori e il venditore che decide di far entrare nel capitale questo team. E quindi più semplicità”.

Nel settore delle Spac quello di Ubi Banca è un osservatorio privilegiato: l’istituto di credito ha strutturato e quotato la prima Spac di diritto italiano nel 2011 e ha partecipato a 7 delle 28 Spac di Piazza Affari. “Oggi il prodotto ha un pochino perso di appiling ma noi riteniamo che possa tornare a essere una valida alternativa rispetto a altre modalità. Per tornare ad avere un prodotto time-to-market riteniamo che debbano essere maggiormente allineati gli interessi tra il promotore e gli investitori. Piuttosto che accorciare i tempi tra quando vengono raccolti i soldi e quando viene annunciata la business combination, che probabilmente vuol dire che io la target la devo aver individuata precedentemente, piuttosto che il team di promotori deve avere solido track record al mercato”. Con una Spac o una Ipo, le imprese che scelgono il dialogo con il mercato possono completare il loro percorso di crescita in un contesto competitivo e internazionale.