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Il lungo viaggio delle Ferrari verso il Circolo Polare Artico

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Roma, (askanews) - Un viaggio, un sogno, un obiettivo: un record. Trenta Ferrari, trenta driver, trenta auto velocissime, con un cuore tutto italiano. Un club, una passione, un'avventura. Il Circolo Polare artico come meta e la strada come compagna. Motori rombanti, chilometri di natura incontami...

Roma, (askanews) – Un viaggio, un sogno, un obiettivo: un record. Trenta Ferrari, trenta driver, trenta auto velocissime, con un cuore tutto italiano. Un club, una passione, un’avventura. Il Circolo Polare artico come meta e la strada come compagna.

Motori rombanti, chilometri di natura incontaminata, pioggia, sole 24 ore su 24. L’unione di due simboli: con il rosso come punto di incontro. E’ stato tutto questo il Ferrari Arctic Tour. La spedizione del Club Passione Rossa, guidata dal tre volte campione di velocità Fabio Barone, che ha portato 30 Ferrari sulla linea del 66esimo parallelo, di fronte alla Casa di Babbo Natale.

Un viaggio che è partito mesi fa nella mente di Barone e che si è concretizzato facendo diventare realtà un sogno. Tremila chilometri percorsi sulle bisarche dalle auto e poi altri 1.700 andata e ritorno da Helsinki a Rovaniemi, fatti dalla squadra tricolore.

Un’impresa. Tutta italiana, di uomini e donne. Di un club che è anche famiglia e che ha sposato la nuova avventura visionaria di Fabio Barone, che dopo i record mondiali di velocità su tre delle strade più pericolose e panoramiche del mondo ha voluto scrivere il nome della Ferrari di nuovo nel libro dei Guinness.

Dopo la Transfagarasian, la Tianmen Mouintain e la Valle de Dades, la bandierina è stata piantata a Rovaniemi, proprio di fronte l’ufficio del nonno più famoso del mondo.

I ferraristi lo hanno incontrato per la seconda volta in pochi mesi, dopo la “vacanza romana” di babbo Natale nella Capitale a maggio. Una visita piena di emozione, con foto, messaggi, abbracci, canzoni e tanti sorrisi. E un invito a tornare.

“Sono felice che siate qui, la grande famiglia del Club Passione Rossa, dopo l’invito che vi ho fatto nella mia visita a Roma del 25 maggio. Spero che abbiate goduto di questa natura che ci circonda e spero torniate”

E oltre a Babbo Natale anche i suoi elfi si sono divertiti a provare il rombo delle Rosse di Maranello.

Un viaggio quello delle Ferrari in Finlandia che ha appassionato i tifosi della Rossa di Maranello nel Paese scandinavo. In tutte le tappe ali di folla, grandi e piccini con gli occhi brillanti di curiosità, hanno accolto i bolidi.

A Oulu, la città delle start-up, sede anche della Oura ring, l’azienda che produce l’anello supertecnologico che monitora l’attività fisica svolta nell’intera giornata, centinaia di persone sono corse a vedere le Rosse.

Hanno sentito i motori. Hanno ammirato gli interni e le linee sinuose. E hanno visto in azione Barone su una delle Ferrari.

“Siamo venuti per i miei figli, amano le Ferrari, le Mercedes, tutte le auto della Formula 1”

“Sono qui per curiosità. A Oulu è difficile vedere così tante Ferrari tutte insieme”

“E’ un’auto fantastica, certo non come Kimi Raikkonen, ma è bellissima. Kimi for president”

Un connubio indissolubile quello tra auto veloci, Ferrari e Finlandia. Anche grazie ai grandi piloti di formula 1 Kimi Raikkonen e Vattery Bottas e al Rally di Finlandia, giunto quest’anno alla 69esima edizione.

I driver sono arrivati a Helsinki e poi da lì a Roveniemi percorrendo 850 chilometri di strade, laghi, colline. Trenta ferraristi da tutta Italia, tra cui anche due donne: la più giovane e la più esperta tra i guidatori. Due fiocchi rosa che hanno dato lustro alla spedizione italiana.

E poi nonni, figli, mariti e mogli. Professionisti, appassionati, esperti, dai 30 ai 70 anni. Un mondo che ha toccato la cima del mondo, accolto da calore del Nord dell’Europa.