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Se l'incompiuto diventa un vero stile: Alterazioni Video a Merano

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Merano, 16 ago. (askanews) - Dalla mappatura del territorio in cerca dell'Incompiuto architettonico tra gli edifici pubblici italiani, si arriva al ragionamento sulla nascita di un vero e proprio stile Incompiuto, trasversale alle pratiche e agli ambiti artistici. Di questo si occupa la mostra di ...

Merano, 16 ago. (askanews) – Dalla mappatura del territorio in cerca dell’Incompiuto architettonico tra gli edifici pubblici italiani, si arriva al ragionamento sulla nascita di un vero e proprio stile Incompiuto, trasversale alle pratiche e agli ambiti artistici. Di questo si occupa la mostra di Alterazioni Video allestita negli spazi di Kunst Meran – Merano Arte e curata da Christiane Rekade, che ha sottolineato proprio il movimento obliquo portato avanti dal collettivo artistico.

“Partendo da questo – ha detto la curatrice ad askanews – Alterazioni Video proclama l’Incompiuto come nuovo stile, che però non è solo uno stile che riguarda l’architettura, ma che attraversa vari settori della vita culturale”.

In mostra opere scultoree e installazioni video, collage e rivisitazioni del tema dell’Incompiuto in chiave surrealista. Oltre a un video in cui dialogano il filosofo francese dei non-luoghi Marc Augé e il curatore americano Robert Storr.

E a guidarci nel processo di definizione dello stile è Paololuca Barbieri Marchi, uno dei componenti di Alterazioni Video.

“In questo progetto – ci ha spiegato – cerchiamo di delineare lo stile dell’Incompiuto siciliano. Per identificare uno stile c’è bisogno di definire gli stilemi che lo compongono e qui ci troviamo nella stanza dove abbiamo giocato con alcuni degli stilemi dell’Incompiuto, creando delle sculture che sono intorno a noi, e una volta definiti gli stilemi, quello che è necessario fare è condividere lo stile e trovare dei complici in altri campi, che possono essere quello dell’arte, ma anche della moda, l’accademia, l’università e via dicendo, che condividano lo stile che abbiamo delineato o individuato, e che siano in grado di riportarlo nelle proprie pratiche e nei propri campi”.

Tra le opere più accattivanti della mostra, dove ci si sarebbe potuti aspettare forse più film, anche un’installazione con un mattone adagiato su una sedia a sdraio. Ne abbiamo parlato con un altro degli artisti, Alberto Caffarelli.

“Una cosa che abbiamo spesso riscontrato nei siti dell’Incompiuto – ci ha raccontato – è proprio l’abbandono degli strumenti, dei materiali e di come questi materiali si sono adagiati nella natura del posto in cui erano”.

La mostra meranese “Incompiuto: la nascita di uno stile”, che prevede anche momenti di proiezioni pubbliche, è aperta fino al 22 settembre.