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Open Arms, 19esimo giorno di attesa. Sbarcano altri 9 migranti

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Roma, 20 ago. (askanews) - Prosegue, di fronte alle coste di Lampedusa, l'attesa della nave Open Arms, da 19 giorni ferma a poche centinaia di metri dalla riva, in attesa che da Roma arrivi il via libera per sbarcare i migranti salvati nelle scorse settimane nel Canale di Sicilia. Altri nove migr...

Roma, 20 ago. (askanews) – Prosegue, di fronte alle coste di Lampedusa, l’attesa della nave Open Arms, da 19 giorni ferma a poche centinaia di metri dalla riva, in attesa che da Roma arrivi il via libera per sbarcare i migranti salvati nelle scorse settimane nel Canale di Sicilia.

Altri nove migranti sono stati fatti sbarcare dalla nave per motivi di salute. Uno di loro accusava un’aritmia cardiaca ed è stato ricoverato al poliambulatorio. Ricoverata anche una donna con problemi agli occhi. Un altro migrante presenta segni di scabbia ma è stato trattato al centro d’accoglienza di contrada Imbriacola. Per gli altri si tratta di problemi di natura emotiva e psicologica. Sulla imbarcazione adesso restano 98 migranti.

Nel braccio di ferro tra la ong spagnola e il ministero dell’Interno, si è inserito il governo iberico con il premier Sanchez che ha concesso all’imbarcazione un approdo alle Isole Baleari. Una soluzione che non ha convinto però i volontari della nave, che lamentano le difficili condizioni in cui versano i migranti, e della stessa imbarcazione dopo il lungo periodo trascorso in balia delle onde.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha scritto sui suoi profili social: “Ci siamo messi a disposizione con la Guardia Costiera per accompagnare la Open Arms in Spagna, per offrire supporto tecnico e per trasportare parte dei migranti a bordo di una nostra imbarcazione per il viaggio. La Ong ha incredibilmente rifiutato, con un atteggiamento che fa sospettare ci sia malafede da parte loro. A questo punto facciamo un ulteriore passo in avanti: siamo disponibili a portare noi, con la nostra Guardia Costiera, nel porto iberico che ci verrà indicato tutti i migranti che sono a bordo della Open Arms. La Spagna però faccia prima, a sua volta, un passo in avanti e tolga immediatamente la sua bandiera dalla nave della Ong”, conclude il ministro delle Infrastrutture.

Per Riccardo Gatti, presidente di Open Arms, la soluzione potrebbe essere un’altra e meno dispendiosa: trasportarli in areo da Catania a Madrid.