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Zingaretti: governo di svolta, se non ci sono condizioni si voti

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Roma, 22 ago. (askanews) - "Abbiamo rappresentato al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a verificare la formazione di una diversa maggioranza e l'avvio di una fase politica nuova per dare vita ad un governo nel segno della discontinuità politica e programmatica". Il segretar...

Roma, 22 ago. (askanews) – “Abbiamo rappresentato al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a verificare la formazione di una diversa maggioranza e l’avvio di una fase politica nuova per dare vita ad un governo nel segno della discontinuità politica e programmatica”. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha riassunto così la posizione espressa dalla delegazione del suo partito nelle consultazioni al Quirinale sulla crisi di governo.

“Per noi – ha spiegato – non si tratta di una scelta facile anche a causa dell’eredità pesante che ci ha lasciato il precedente governo e della distanza politica che ci segna con alcune forze, in particolare il M5S, protagonista dell’esperienza del governo Conte. Ma siamo preoccupati per le difficoltà enormi della nostra economia, per la crescita di molti indici di diseguaglianza sociale, di un tessuto imprenditoriale in gravi difficoltà, e un grave isolamento internazionale del nostro Paese. Per questi motivi riteniamo utile provare a dare vita a un governo di svolta e abbiamo indicato al presidente i primi, non negoziabili, principi cui un nuovo governo dovrebbe rifarsi. Tra cui la chiara e indiscussa scelta europeista e l’impegno a costruire un’Europa profondamente rinnovata all’insegna dello sviluppo, del lavoro e della solidarietà”.

“Il pieno riconoscimento e difesa della democrazia rappresentativa – ha proseguito Zingaretti – a partire dal valore della centralità del Parlamento, una svolta radicale delle scelte economiche e di sviluppo, puntando alla sostenibilità ambientale e ridando totale centralità a politiche redistributive, agli investimenti, ai temi del lavoro e attenzione all’equità sociale e per evitare ulteriori inasprimenti fiscali, infine, a cominciare da quello dell’Iva. Una svolta, infine, con l’Europa, nell’organizzazione e gestione dei flussi migratori rispetto ai decreti approvati in questa legislatura”.

Per il leader democratico non serve “un governo a qualsiasi costo: quello che serve è un governo di svolta, alternativo alle destre, con un programma nuovo, solido, un’ampia base parlamentare e che possa ridare una speranza agli italiani. Ovviamente se non dovessero esistere queste condizioni, e lo abbiamo ribadito al presidente Mattarella, queste condizioni tutte da verificare allo stato attuale, lo sbocco naturale della crisi sono nuove elezioni, anticipate, alle quali il Partito democratico è pronto”.