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Ponte Morandi, arresti per report "ammorbiditi" su altri viadotti

Ponte Morandi

Tre tecnici di Autostrade e Spea sono stati arrestati e altri sei sono stati sospesi per report falsi su altri viadotti.

Ponte Morandi, tre arresti

Dopo il crollo del viadotto sul torrente Polcevera, avvenuto il 14 agosto 2018, era partita l’inchiesta bis. Le indagini hanno portato gli inquirenti a iscrivere 15 persone, tra dirigenti e tecnici Autostrade per l’Italia e Spea, sul registro degli indagati. Dalle indagini sono emersi molti elementi indiziari che hanno fatto luce su presunti report “ammorbiditi” relativi alle condizioni e lo stato critico di altri viadotti autostradali oltre a quello sul Polcevera. Le misure cautelari, su richiesta del pubblico ministero Walter Cotugno, portano la firma del gip Angela Nutini.

Su indicazione della magistratura che si occupa del crollo del Ponte Morandi, la Guardia di Finanza ha eseguito nove misure cautelari, divise tra tre arresti e sei sospensioni. Autostrade ha replicato con una nota: “Confermiamo nuovamente la sicurezza di tali opere. Gli interventi di manutenzione sono stati conclusi diversi mesi fa”.