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Aeronautica, in Italia torna a volare un jet Mb326-K restaurato

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Reggio Emilia, 8 ott. (askanews) - Dopo diversi anni di duro lavoro per un restauro totale, in Italia è tornato in condizioni di volo un jet Aermacchi MB326-K, versione monoposto d'attacco al suolo (la K sta per combat) del famoso addestratore italiano, predecessore dell'Mb339, progettato dall'in...

Reggio Emilia, 8 ott. (askanews) – Dopo diversi anni di duro lavoro per un restauro totale, in Italia è tornato in condizioni di volo un jet Aermacchi MB326-K, versione monoposto d’attacco al suolo (la K sta per combat) del famoso addestratore italiano, predecessore dell’Mb339, progettato dall’ingegner Ermanno Bazzocchi e prodotto dall’Aermacchi negli anni ’60.

Il 326-K, registrato come I-MBCK, ha compiuto il suo “secondo primo volo” il 26 settembre 2019 sull’aeroporto di Reggio Emilia dove ha sede l’associazione “Volafenice”, specializzata nel recupero di velivoli storici che fa capo al pilota e imprenditore Renzo Catellani e che ne ha curato il restauro in ogni dettaglio, come già avvenuto con un altro Mb326, l’I-RVEG, in versione biposto.

Ai comandi del K il generale Maurizio Lodovisi, medaglia di bronzo al valore aeronautico, già pilota sperimentatore e comandante del Reparto Sperimentale Volo e della Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare. Dopo il primo volo, ne sono stati effettuati con successo altri per il collaudo e la verifica della cellula e delle apparecchiature di bordo.

L’aereo è una replica dell’RS-25 originale, di cui riproduce la livrea. Si tratta di uno dei 2 soli esemplari italiani utilizzati dall’Aeronautica Militare, in forza proprio al Reparto sperimentale di Pratica di Mare (Roma), dove è temporaneamente “tornato” il 2 ottobre 2019, facendo bella mostra di sé accanto a un modernissimo F-35, in occasione delle celebrazioni per il 70esimo anniversario del reparto.