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Dispersione scolastica in Italia: il fondo di Intesa San Paolo

Fondo di beneficenza contro la dispersione scolastica.

Intesa San Paolo si è mostrata sensibile al tema della dispersione scolastica e per combatterla ha messo a disposizione un fondo di beneficenza.

Intesa San Paolo ha messo a disposizione un fondo di beneficenza per alcune iniziative sociali. Tra queste spicca il contrasto alla dispersione scolastica in Italia.

Fondo di beneficenza contro la dispersione scolastica

Già nel triennio 2016-2018 l’Intesa San Paolo aveva messo a disposizione 27 milioni di euro a disposizione di alcuni enti no-profit. Per il 2019 sono invece 13,5 i milioni da destinare per iniziative sociali, tra cui il contrasto alla dispersione scolastica. Il presidente d’Intesa San Paolo Gian Maria Gros-Pietro, dopo aver parlato di manovra economica ha voluto fare il punto della situazione.

Il Fondo di Beneficenza – ha detto – è solo una parte dell’attività che Intesa Sanpaolo svolge nella sua missione, ormai definita come quella di impatto. Vogliamo essere uno strumento che entra nel processo di sviluppo della società dei territori in cui opera, accelerandolo, migliorandolo e soprattutto indirizzandolo verso obiettivi sostenibili“.

Intesa San Paolo punta quindi ad offrire strumenti per il miglioramento della società e della singola persona e per farlo sono disposti ad allargare la finestra di credito. Nello specifico la dispersione scolastica, che in Italia vede protagonisti il 14% dei giovani tra i 18 e 24 anni. Secondo Gros-Pietro è un danno gravissimo, soprattutto per un Paese come il nostro che presenta già grossi problemi di invecchiamento.

Ha infatti aggiunto: “È inoltre un danno per le persone che ne sono colpite. Dispersione scolastica vuol dire perdita di opportunità, riduzione delle prospettive di crescita future del giovane e molto spesso anche perdita di autostima e degradazione del complesso della persona. Va assolutamente affrontato e noi lo facciamo sostenendo le organizzazioni che sul territorio hanno dimostrato di saper operare positivamente, ma anche aiutandole a migliorare i propri risultati attraverso il confronto delle prassi di ciascuno”.