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Ok "salvo intese" alla manovra e dl fisco, via il superticket

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Roma, 16 ott. (askanews) - "Ho annunciato un patto con gli italiani, andremo a fare emergere l'economia sommersa": al termine del consiglio dei ministri fiume sulla manovra economica 2020, il premier Giuseppe Conte, annuncia ancora una volta come il governo voglia fare una "lotta all'evasione fisc...

Roma, 16 ott. (askanews) – “Ho annunciato un patto con gli italiani, andremo a fare emergere l’economia sommersa”: al termine del consiglio dei ministri fiume sulla manovra economica 2020, il premier Giuseppe Conte, annuncia ancora una volta come il governo voglia fare una “lotta all’evasione fiscale che sia efficace e non declamata” e che servirà a raccogliere – si stima- circa 7 miliardi di coperture.

Nel video, postato sui social, Conte sottolinea che finché sarà al governo, è pronto ad accrescere le misure in questo senso:

“Non posso accettare che tanti italiani onesti debbano pagare le tasse per coloro che non pagano le tasse, questa è la più grande iniquità sociale”.

Il consiglio dei ministri ha approvato nella notte, con la formula ‘salvo intese’, la legge di bilancio e il decreto fiscale che compongono la manovra finanziaria e trovano la loro traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2020, che viene trasmesso alla Commissione europea.

L’entità della manovra lievita oltre i 30 miliardi di euro e sarà coperta per oltre 14 miliardi dalla “flessibilità” sul deficit. Del totale dell’ammontare della manovra, 23 miliardi serviranno per cancellare gli aumenti dell’Iva.

Tra i principali interventi si confermano il taglio del cuneo fiscale a carico del lavoratore e Quota 100, che, almeno per il 2020, non verrà toccata. Nella legge di bilancio, inoltre, è prevista la cancellazione del superticket in sanità, la riconferma di Ape social e Opzione donna.

Raggiunta l’intesa sul tetto all’uso del contante, che si abbassa da 3mila a mille euro. Conte preme per l’introduzione di un ‘superbonus’ da tre miliardi di euro per chi paga con carta di credito, con multe a commercianti e professionisti che rifiutano i pagamenti elettronici.

Per far quadrare i conti ci sarebbero poi una serie di balzelli sulla plastica e sulle sigarette, con una cosiddetta ‘plastic tax’, un’imposta di 0,2 euro per ogni chilogrammo da applicare agli imballaggi come ad esempio bottiglie, contenitori per alimenti o confezioni per prodotti alimentari.