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Brexit, Camera dei Comuni boccia richiesta di accelerare i tempi

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Londra, 23 ott. (askanews) - Alla Camera dei Comuni il premier britannico Boris Johnson è riuscito a raggiungere sulla Brexit un risultato che era sfuggito per ben tre volte a Theresa May, ma ha subìto pochi minuti dopo una cocente sconfitta. Con una maggioranza di 30 voti, i deputati hanno dat...

Londra, 23 ott. (askanews) – Alla Camera dei Comuni il premier britannico Boris Johnson è riuscito a raggiungere sulla Brexit un risultato che era sfuggito per ben tre volte a Theresa May, ma ha subìto pochi minuti dopo una cocente sconfitta.

Con una maggioranza di 30 voti, i deputati hanno dato un primo via libera alla legge attuativa della Brexit, sulle linee dell’accordo stretto dal premier con la Ue la scorsa settimana, ma poi hanno bocciato con 322 voti a favore contro 308 la richiesta del governo di esaminare le 110 pagine del testo di legge in soli tre giorni.

Il governo aveva fatto trapelare che avrebbe ritirato il testo e chiesto un voto anticipato se il suo calendario fosse stato bocciato. Dopo il voto Johnson ha detto in aula che metterà “in pausa” la legge finchè l’Unione europea “non avrà dichiarato le sue intenzioni”.

“Siamo di fronte a ulteriori incertezze. L’Ue deve ora decidersi sul modo di rispondere alla richiesta di un rinvio del Parlamento. E la prima conseguenza, Signor Presidente, è che il governo dovrà prendere l’unica via responsabile e accelerare i nostri preparativi in vista di un risultato senza accordo”.

Il leader dell’opposizione laburista Jeremy Corbyn da parte sua ha detto che “Il primo ministro è l’artefice della sua stessa sfortuna”, poi ha proposto:

“Gli faccio questa offerta stasera: lavora con noi, con noi tutti, per trovare un calendario sensato per l’esame della legge”.

La Commissione Ue ha fatto sapere di attendere indicazioni da Londra. Johnson ha già chiesto all’Europa un rinvio della Brexit fino al 31 gennaio prossimo, obbligato da una legge approvata contro il suo parere, ma contava di riuscire comunque a ufficializzare il divorzio da Bruxelles entro il 31 ottobre.