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Cile, le proteste provocano morti e arresti: il video delle violenze

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Tra le conseguenze delle proteste scoppiate in Cile negli ultimi giorni ci sono vittime e arresti. Il presidente Piñera se ne è assunto la colpa.

Le proteste esplose in Cile contro il carovita hanno provocato numerosi disordini; ma soprattutto, le autorità di Santiago hanno rivelato un preoccupante bilancio di morti e arresti nel giro di pochi giorni.

In Cile le proteste provocano vittime

Nel corso degli ultimi tre giorni le violenze scoppiate in alcune zone del paese sudamericano hanno causato la morte di almeno 15 persone. Le forze armate di Santiago del Chile hanno precisato che undici decessi sono avvenuti nella regione della capitale, gli altri quattro nelle province. Tutti sarebbero collegati ad “atti di saccheggio“. Le fonti governative riportano poi informazioni sull’arresto di 2.643 manifestanti. Solo nella giornata del 22 Ottobre sono state fermate 932 persone durante le contestazioni avvenute dopo nel mezzo del coprifuoco. Nonostante questo, la notte è stata definita “tranquilla”.

L’intervento del presidente Piñera

Il presidente cileno Sebastián Piñera ha voluto rivolgersi alla popolazione dal Palazzo della Moneda. Preoccupato dalla situazione, se ne è attribuito la colpa. Piñera ha chiesto perdono per non essersi subito reso conto del malessere sociale del Paese, che ha poi comportato le violenti proteste in corso.

Il presidente ha così preannunciato un elenco di riforme economico-sociali di prossima applicazione. Queste sarebbero volte ad ascoltare le richieste della gente e di conseguenza a “ristabilire rapidamente la normalità” in Cile. Nella “agenda sociale di unità nazionale” presentata da Piñera sono comprese garanzie per l’accesso alle prestazioni sanitarie e ai farmaci, aumento dei salari minimi e incrimento delle pensioni.