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Corepla fortemente contraria a plastic tax: è telenovela

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Rimini, 5 nov. (askanews) - La nuova imposta sugli imballaggi di plastica "è una telenovela". Che tra l'altro "non spinge né il cittadino a fare più raccolta differenziata, né le industrie a fare più innovazione". Lo sostiene Antonello Ciotti, presidente di Corepla, il consorzio che è "forte...

Rimini, 5 nov. (askanews) – La nuova imposta sugli imballaggi di plastica “è una telenovela”. Che tra l’altro “non spinge né il cittadino a fare più raccolta differenziata, né le industrie a fare più innovazione”. Lo sostiene Antonello Ciotti, presidente di Corepla, il consorzio che è “fortemente contrario” alla supertassa che il governo ha intenzione di inserire nella prossima Legge di bilancio.

“Economia circolare significa rendere una risorsa ciò che adesso è un rifiuto – ha spiegato Ciotti, da Ecomondo, la fiera dell’innovazione industriale e tecnologica dell’economia circolare in corso a Rimini -. Ma perché questo accada sono indispensabili due atteggiamenti propositivi”. I primo riguarda il “cittadino consumatore, che deve fare sempre di più la raccolta differenziata: senza raccolta differenziata non esiste l’economia circolare. L’economia circolare non parte per decreto ma perché ciascuno di noi fa qualcosa di più”.

La seconda parte, ha ricordato Ciotti “è rivolta alle industrie che devono innovare in due direzioni: la prima è di avere imballaggi sempre più riciclabili; la seconda è quella di utilizzare sempre più materie prime riciclate per la produzione dei loro imballaggi. Ora questa plastic tax non spinge né il cittadino a fare più raccolta differenziata, né le industrie a fare più innovazione, per cui non si capisce come possa avere un obiettivo di maggiore sostenibilità”.

“L’auspicio – ha concluso il presidente di Corepla – è che ci sia una profonda revisione del concetto di plastic tax perché sulla plastica non ci deve essere uno scontro ideologico ma uno scontro tecnologico, affinché le nuove tecnologie, i nuovi sviluppi dei materiali riciclati, possano consentire un’effettiva attuazione dell’economia circolare, tenendo presente che l’economia circolare parte dal consumatore che fa la raccolta differenziata”.