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Soi, Piovella: politica sostenga le cure e si confronti con noi

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Roma, 21 nov. (askanews) - 150 anni di storia per la Società Oftalmologica italiana (Soi) che tiene a Roma il 99esimo congresso. L'occasione per il presidente Matteo Piovella per un richiamo alla politica: comprensibile il taglio dei costi in un'ottica di risparmio della spesa sanitaria, ma è im...

Roma, 21 nov. (askanews) – 150 anni di storia per la Società Oftalmologica italiana (Soi) che tiene a Roma il 99esimo congresso. L’occasione per il presidente Matteo Piovella per un richiamo alla politica: comprensibile il taglio dei costi in un’ottica di risparmio della spesa sanitaria, ma è importante che la politica si confronti con chi conosce benissimo il settore e sostenga le cure oggi a disposizione per tutti.

“Soi festeggia i 150 anni dalla fondazione e il 99esiemo congresso nazionale non tanto per ribadire un’antichità ma per ribadire la significatività di un ruolo. Noi abbiamo l’esperienza, noi abbiamo la capacità. Noi chiediamo alla politica di darci la possibilità di essere gli interlocutori tecnici. Noi sappiamo cosa bisogna fare e come curare i pazienti. Non è possibile che ci dobbiamo confrontare con problemi di costo beneficio o di una politica che ci dice come dobbiamo curare le persone. La cosa che imbarazza molto è che a volte durante i colloqui mi si dice che secondo i rendiconti economici di chi è esperto di economia sanitaria dobbiamo comprendere che è necessario operare senza il medico anestesista perché questo fa risparmiare dei soldi. A quel punto il discorso si chiude perché come si può mettersi a discutere di una cosa di questo genere? La politica ci deve dare gli indirizzi e gli strumenti ma come dover curare i pazienti e quali sono le cure migliori siamo noi che dobbiamo poterlo esprimere e far sì che venga effettivamente attuato”.

“Tutti i sistemi sanitari hanno una difficoltà economica organizzativa. Noi partiamo in

vantaggio perchè il sistema sanitario italiano è un sistema in cui tutte le cure sono gratuite e da questo punto di vista non abbiamo uguali in tutto il mondo. Però anche noi dobbiamo confrontarci con la realtà che oggi nessuna nazione è in grado di far fronte agli ulteriori costi che tutte le innovazioni tecnologiche o terapeutiche oggi comportano. Quindi bisogna razionalizzare, farci ascoltare perchè l’esperienza degli ultimi 20 anni è che le risorse necessarie da dedicare all’oculistica a volte non riescono a convincere chi ha la responsabilità di questa destinazione ma vengono dirottati verso altre malattie, altre specialità. Quindi è nostro compito evidenziare invece come sia importante poter sostenere le nuove cure che oggi abbiamo a disposizione”.