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Diabetologi: Italia-Usa insieme contro inerzia terapeutica

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Padova, 28 nov. (askanews) - E' in corso presso la Fiera di Padova il 22esimo Congresso Nazionale dell Associazione Medici Diabetologi (AMD). Tra gli appuntamenti più importanti del Congresso, un simposio congiunto con l American Diabetes Association (ADA) che segna l inizio di una collaborazione...

Padova, 28 nov. (askanews) – E’ in corso presso la Fiera di Padova il 22esimo Congresso Nazionale dell Associazione Medici Diabetologi (AMD). Tra gli appuntamenti più importanti del Congresso, un simposio congiunto con l American Diabetes Association (ADA) che segna l inizio di una collaborazione tra le due società scientifiche per affrontare il problema dell inerzia terapeutica. Ovvero, il ritardo con cui ogni paziente con diabete tipo 2 ha accesso alla cura migliore per il proprio specifico caso.

Paolo Di Bartolo, Vice Presidente AMD, annuncia le novita’ del simposio: “Siamo molto soddisfatti di quanto sta accadendo in questi giorni. Particolare rilevanza avra’ il simposio congiunto con la piu’ importante societa’ scientifica che si occupa di diabete, l’American Diabetes Association che ha accettato di collaborare con l’Amd su un progetto che ha come obiettivo tentare di capire come affrontare la condizione di inerzia terapeutica o inerzia clinica. Quella condizione che si verifica quando un paziente deve iniziare un trattamento o cambiare un trattamento, intensificando la cura o rallentando l’intensità, ma questo inizio della terapia non avviene.

Le cause sono molteplici: resistenze del paziente, mancanza di tempo del clinico, problemi organizzativi, tetti di spesa. Domenico Cucinotta, Coordinatore del Comitato Scientifico AMD spiega il rilievo della collaborazione con gli Stati Uniti: “Unire le nostre risorse, il nostro know-how, l’esperienza che Amd ha nel campo della terapia del diabete e del problema specifico dell’inerzia, e’ una cosa che interessa molto perche’ anche gli americani stanno cercando strumenti per far fronte all’inerzia ossia il ritardo con cui si affronta la gestione ottimale di persone con diabete”.

E la tempestività nell’individuare la terapia per ogni paziente e’ fondamentale per questa patologia.

“Interveniamo tardi – prosegue Cucinotta – e questo significa pagare un prezzo in termini di qualita’ della cura e della vita”, ha concluso.