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Ancora scontro sul Mes, Conte lunedì in Parlamento: via menzogne

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Roma, 29 nov. (askanews) - Continua a creare polemiche la riforma del Mes, con opposizioni all'attacco e il governo pronto a riferire in aula. Lo ha detto lo stesso premier Giuseppe Conte, durante la sua visita in Ghana, rispondendo agli attacchi di Matteo Salvini. "Lunedì come sempre sarò in P...

Roma, 29 nov. (askanews) – Continua a creare polemiche la riforma del Mes, con opposizioni all’attacco e il governo pronto a riferire in aula. Lo ha detto lo stesso premier Giuseppe Conte, durante la sua visita in Ghana, rispondendo agli attacchi di Matteo Salvini.

“Lunedì come sempre sarò in Parlamento in modo trasparente a riferire tutte le circostanze e verranno spazzate via mezze ricostruzioni, mistificazioni, mezze verità e palesi menzogne”.

Da parte sua il leader della Lega, a proposito della posizione assunta dal suo partito all’epoca del primo governo Conte sulla riforma del meccanismo europeo di stabilità, il cosiddetto salva-Stati, continua a sostenere di essere stato sempre contrario, e ribadisce che lo stesso governo giallo-verde aveva dato a Conte il mandato a non autorizzare nulla. Ma Conte non ci sta: “Chi oggi si sbraccia a fare dichiarazioni altisonanti e a minacciare… se Salvini è uomo d’onore vada in Procura a fare un esposto. Io non ho l’immunità perché non sono parlamentare, lui ce l’ha e ne ha già approfittato per il caso Diciotti. Io lo querelerò per calunnia, veda di non approfittarne più”.

Intanto, il ministro dell’economia, Roberto Gualteri in un’intervista al Quotidiano Nazionale cerca di fare chiarezza e calmare gli animi: “La riforma del Mes non introduce alcuna novità problematica e non presenta nessun rischio per l Italia che non ha e non avrà bisogno di chiedere il sostegno del Mes, in quanto il Paese è solido. Ma sostenere adesso che non lo si vuole più significa voler privare il Paese dell’ombrello della Bce…”. La verità, sostiene il ministro, è “che Salvini e Meloni sono contro il Mes perché vogliono portarci fuori dall euro. Ma noi non gli permetteremo di rovinare l’Italia”.