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Green Channel per le Pmi: un modo vincente per business verso Est

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Mosca, 3 dic. (askanews) - Eurasia non è solo Russia. Da quando esiste l'Unione Economica Eurasiatica, lo spazio economico è unico per la circolazione delle merci all'interno di un'area enorme che comprende non soltanto Federazione russa, Bielorussia e Kazakhstan, ma che va dall'Armenia al Kirgh...

Mosca, 3 dic. (askanews) – Eurasia non è solo Russia. Da quando esiste l’Unione Economica Eurasiatica, lo spazio economico è unico per la circolazione delle merci all’interno di un’area enorme che comprende non soltanto Federazione russa, Bielorussia e Kazakhstan, ma che va dall’Armenia al Kirghizistan e potrebbe allargarsi ulteriormente.

Anche alla luce di questa tendenza, la Camera di Commercio italo-russa vuole realizzare un Green Channel, per favorire le PMI italiane nell’attività di internazionalizzazione, in un contesto complicato e altamente competitivo.

Ce lo spiega in esclusiva Vincenzo Trani, presidente della Camera di Commercio italo-russa, nonchè patron di Mikro Kapital, l’azienda di microfinanza con capitale italiano più grande al mondo e unica a capitale italiano a investire anche in Uzbekistan.

Trani pone l’accento sulla seconda fase del Green Channel, che consentirebbe alle imprese italiane di affrontare il mercato a distanza. Attraverso un rapporto B2C, ottimizzando procedure e costi, ma approcciando anche il mercato retail e proponendo lo stesso prezzo di vendita del mercato europeo.

“Di conseguenza – precisa Trani – se già il mercato B2C in Europa ha raggiunto cifre importanti, possiamo immaginare cosa realizzerebbe un progetto di B2C focalizzato su regioni come l area eurasiatica, in particolare su città così digitalizzate come Mosca: si raggiungerebbe praticamente quasi il triplo delle esportazioni attuali, semplicemente attaccando il mercato B2C con una semplificazione nell ottenere i feedback sulla clientela finale, nel raccogliere e valutare anche quelli che sono i gusti della clientela. La relazione il più possibile diretta, garantisce una soddisfazione dei bisogni della clientela molto più rapida rispetto a quando, invece, la relazione non è diretta ma funziona attraverso vari intermediari”.

Come noto le aziende sotto i 5 milioni di fatturato hanno grosse difficoltà a competere sui mercati esteri. Ma il Green Channel potrebbe diventare quella marcia in più, nonchè essere la dimostrazione, ancora una volta, che l’unione fa la forza.