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PreSa: pazienti fragili siano al centro delle politiche sanitarie

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Roma, 11 dic. (askanews) - Portare al centro del dibattito le esigenze degli oltre tre milioni e centomila pazienti fragili che convivono quotidianamente con malattie croniche invalidanti. E' questo l'obiettivo del convegno PreSa-Prevenzione e Salute 2019, organizzato a Roma nel corso del quale è...

Roma, 11 dic. (askanews) – Portare al centro del dibattito le esigenze degli oltre tre milioni e centomila pazienti fragili che convivono quotidianamente con malattie croniche invalidanti. E’ questo l’obiettivo del convegno PreSa-Prevenzione e Salute 2019, organizzato a Roma nel corso del quale è stata presentata l’indagine “I Bisogni dei pazienti cronici”, condotta dal CEIS-EEHTA (Economic Evaluation and HTA) della Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata in collaborazione con diverse associazioni di pazienti.

Marco Trabucco Aurilio, direttore scientifico di PreSa: “Le tematiche principali che sono emerse dal questionario sottoposto assieme al Ceis di Tor Vergata, sono quelle della presa in carico precoce e della diagnosi precoce che per alcune patologie come le malattie rare può significare una diagnosi precoce un discrimina tra la vita e la morte di un bambino”.

Secondo lo studio, cresce la fiducia e la considerazione nella classe medica e negli operatori socio sanitari, ma c’è preoccupazione per i ritardi nella diagnosi e nella presa in carico: per 7 pazienti su 10 il sistema va migliorato.

Il professor Francesco Saverio Mennini che ha condotto l’indagine:

“Uno degli obiettivi fondamentali alla luce anche di questi risultati che emerge che dovrà poi stressare a livello di ministero della Salute a livello di Regione e a livello locale è migliorare fattivamente la presa in carico dei pazienti, l’accesso precoce ai trattamenti e quindi sicuramente prevedere una guida importante in termini di percorsi diagnostico-terapeutici (PDTA) e l’abbandono della logica del silos”, ha spiegato.

Al convegno era presente anche il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri che ha sottolineato come esistano delle disomogeneità tra Nord e Sud nell’assistenza ai pazienti cronici.

“Il gol secondo me è togliere quelle disomogeneità, far sì che il Nord e il Sud siano davvero uniti. Che un paziente del Nord è un paziente del Sud abbiano abbiano un medesimo percorso diagnostico terapeutico. Cioè ovunque tu ti trovi sai che il percorso, dal momento in cui viene fatta la diagnosi al momento in cui viene fatto il trattamento, fino al controllo successivo sia simile in tutte le regioni. Il ruolo del ministero è riprendere con forza questa guida dare le line dare esattamente quello che deve essere fatto: vigilare, monitorare, cambiarlo anche in corso d’opera e ovviamente dare anche più fondi”.

Nel corso del convegno sono stati anche assegnati i premi PreSa 2019 a pazienti, professionisti, intellettuali e associazioni per aver portato avanti progetti a favore dell’inclusione dei cittadini fragili. Uno dei premi più significativi è stato quello conferito ad Antonio Tessitore, un indomabile guerriero nonostante la Sla, autore dei libri “Il mio corpo parla” e “La mia vita senza parole” in cui racconta la sua esperienza di malato di Sla.