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Illumia festeggia con un pranzo di Natale per 200 bisognosi

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Bologna, 16 dic. (askanews) - Via scrivanie, sedie e computer, spazio a tavole imbandite, decorazioni e buon cibo. Ad Illumia, azienda bolognese leader nella distribuzione di luce, gas e fibra ottica il tradizionale party di Natale si è trasformato in un pranzo solidale a cui sono state invitate ...

Bologna, 16 dic. (askanews) – Via scrivanie, sedie e computer, spazio a tavole imbandite, decorazioni e buon cibo. Ad Illumia, azienda bolognese leader nella distribuzione di luce, gas e fibra ottica il tradizionale party di Natale si è trasformato in un pranzo solidale a cui sono state invitate 150 famiglie individuate dal Banco di Solidarietà di Bologna.

Una “proposta audace” come ha spiegato il presidente di Illumia, Marco Bernardi, anche lui impegnato come i suoi collaboratori ad allestire gli uffici trasformati per un giorno in sale da pranzo, a decorare i tavoli e a cucinare per oltre 200 persone bisognose.

“Sono contentissimo. Osare è una caratteristica di Illumia e aver osato nel proporre a tutti, consulenti e amici, questo tipo di proposta e aver visto il livello di risposta avuto, cioè più di 150 persone un sabato e una domenica sono venuti qui un paio d’ore per dare la loro disponibilità, ovviamente mi fa estremamente contento. Ma non abbiamo fatto altro che riaccendere qualcosa che già è riscontrabile nell’esperienza quotidiana di ciascuno. L’esperienza del sentirsi utili e l’esperienza di maggiore pienezza di sé. Il fatto di porre una proposta chiara ha riscontrato una grande risposta e questo è un elemento di soddisfazione”.

Partner dell’iniziativa – ribattezzata Sharing Energy – il Banco di Solidarietà di Bologna, impegnato quotidianamente con i suoi volontari a dare un conforto alle famiglie in difficoltà della provincia. Il presidente Enrico Fattibene: “Secondo me c’è un valore molto grande. Prima di tutto perché Illumia ha dato la possibilità ai propri dipendenti di fare un gesto in cui noi crediamo molto, che è in fondo lo stesso gesto che facciamo noi portando il pacco. Perché dietro a questa proposta, secondo me, c’è la possibilità di poter sperimentare, dando una piccola parte del proprio tempo, delle proprie energie, quella bellezza che c’è nel far qualcosa di gratuito per gli altri, che è la stessa cosa che facciamo noi e che proponiamo a chi comincia a fare volontariato con noi”.

Un Natale nel segno della gratuità e della condivisione.