> > Vedana: il whistleblowing rafforza il valore della legalità

Vedana: il whistleblowing rafforza il valore della legalità

featured 1092812

Milano, 23 gen. (askanews) - Il whistleblowing - lo strumento normativo che protegge dipendenti e collaboratori che segnalano irregolarità commesse all'interno di una organizzazione - comincia a evidenziare i suoi effetti positivi su enti e persone che imparano a conoscerlo e a utilizzarlo con s...

Milano, 23 gen. (askanews) – Il whistleblowing – lo strumento normativo che protegge dipendenti e collaboratori che segnalano irregolarità commesse all’interno di una organizzazione – comincia a evidenziare i suoi effetti positivi su enti e persone che imparano a conoscerlo e a utilizzarlo con sempre maggiore fiducia.

Recentemente il Tribunale amministrativo della Campania, applicando la nuova normativa in materia, per la prima volta in Italia ha usato in una sentenza proprio il termine inglese “whistleblowing”, aiutando così a identificare con facilità lo strumento normativo, senza nasconderlo dietro formule di burocratese. “E’ una mezza rivoluzione, almeno sul piano letterale – commenta Fabrizio Vedana, vice direttore generale di Unione Fiduciaria, organizzazione che tra le prime in Italia ha supportato istituti finanziari e imprese sulle tematiche del whistleblowing – Vedremo se a questa seguirà anche un utilizzo della parola per far entrare sempre di più nel sentire comune il tema della tutela delle segnalazioni whistleblowing”.

Dalla cronaca arrivano anche altre notizie sull’efficacia del whistleblowing come strumento da utilizzare nel contrasto alla criminalità fiscale, garantendo contemporaneamente protezione a chi segnala illeciti. Grazie a una piattaforma di whistleblowing organizzata da società attive nel settore del commercio degli pneumatici è stato infatti possibile smascherare in Puglia un’evasione d’Iva superiore ai 50 milioni e di oltre 10 milioni sulle tasse ambientali. “Quindi il whistleblowing funziona! – continua Vedana – comincia a far vedere i suoi effetti concreti anche nel nostro Stato. E si comincia a capire che se il suo funzionamento viene tutelato adeguatamente può effettivamente rappresentare uno strumento importante per combattere non solo la corruzione, ma anche altre tipologie di reati”.

Sullo sfondo resta però evidente la necessità di diffondere e radicalizzare una cultura – di impresa, ma anche personale – che consolidi al centro delle azioni e delle strategie aziendali i valori della correttezza e del rispetto delle norme. Una strada da perseguire con formazione e condivisione delle conoscenze. “Questo è il tema centrale: riuscire a trasmettere all’interno delle organizzazioni dei valori, delle buone prassi, se volete delle buone maniere, come si diceva nelle famiglie di una volta, affinché questi fenomeni non si verifichino – sottolinea Raffaele Manfredi Selvaggi, responsabile dell’area Consulenza banche e intermediari di Unione Fiduciaria – Ormai la scommessa è proprio questa. Unione Fiduciaria su questo ha deciso di puntare significativamente: è un tema di formazione, di informazione di crescita della cultura aziendale. Perché soltanto una cultura aziendale orientata alla mitigazione dei rischi è colei che effettivamente darà del valore aggiunto all’interno delle differenti organizzazioni”.

In questa prospettiva Unione Fiduciaria, accanto agli eventi formativi sulla normativa, organizza anche giornate di lavoro per gruppi ristretti di utenti per diffondere e consolidare le conoscenze e le migliori prassi sull’uso degli strumenti di whistleblowing. “La giornata di oggi è proprio dedicata a piccoli gruppi per approfondire, per discutere – conclude Manfredi Selvaggi – Chiaramente poi dovremo tornare sulla clientela più ampia, vale a dire sugli addetti alle varie strutture. Ma ragionare tra addetti ai lavori, tra professionisti in materia di controlli interni, di segnalazioni, di formazione diventa un elemento per poter fare cultura comune: allargare, da Unione Fiduciaria al cerchio delle persone che le sono più strettamente in contatto, questa sensibilità”.