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Nuovi investimenti per la ricerca sull'Alzheimer da Airalzh Onlus

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Roma, 28 gen. (askanews) - Nuovi investimenti per la ricerca sulla malattia di Alzheimer, grazie alle donazioni private, arrivano da Airalzh Onlus. Airalzh, con la partnership di Coop, che in tre anni ha finanziato 75 borse di studio, ha creato una rete di giovani ricercatori in tutta Italia. Oltr...

Roma, 28 gen. (askanews) – Nuovi investimenti per la ricerca sulla malattia di Alzheimer, grazie alle donazioni private, arrivano da Airalzh Onlus. Airalzh, con la partnership di Coop, che in tre anni ha finanziato 75 borse di studio, ha creato una rete di giovani ricercatori in tutta Italia. Oltre 110 articoli scientifici pubblicati per studi di eccellenza, come quello sui solchi cerebrali per migliorare la diagnosi, o quello sugli effetti dei polifenoli nell’olio extra vergine d’oliva, o quello che ha scoperto una proteina che modifica i neuroni coinvolti nei processi di memoria e apprendimento.

Un patrimonio importante come ha spiegato Sandro Sorbi, presidente onorario di Airalzh. “Perché finanziare la ricerca sulla malattia di Alzheimer? Perché la malattia di Alzheimer insieme alle demenze è una delle condizioni cliniche più preoccupanti, più frequenti e purtroppo senza cura. In Italia oltre un milione e mezzo di persone sono affette da demenza e oltre 50 milioni di persone nel mondo e giustamente l’Oms parla di un’epidemia”.

“Purtroppo nonostante sian così diffuse queste malattie, poco se ne parla molto meno di quanto ce ne sarebbe l’opportunità e il bisogno”, ha aggiunto.

E gli stanziamenti per la ricerca in questo campo non sono sufficiente:

“La rete – ha proseguito Sorbi – ha bisogno di finanziamento. In tutto il mondo la ricerche sulle demenze sono sotto finanziate rispetto all’importanza della malattia, alla numerosità e alla gravità”.

I progetti di ricerca Airalzh sono volti su tre fronti: individuare i meccanismi patogenetici, gli strumenti per una diagnosi precoce, i fattori di rischio. Importanti quindi anche le ricerche sulla prevenzione, che deriva dagli stili di vita vita e dall’alimentazione. A fianco di Airalzh, Coop, che abbinando alle donazioni e alla ricerca prodotti di qualità, in tre anni ha raccolto 2 milioni di euro tradotti in 75 borse di studio, e ha annunciato ulteriori sette assegni di ricerca. Perché è un progetto importante, ha sottolineato Maura Latini, amministratore delegato Coop Italia.

“Coop ha creduto subito nel progetto di Airalzh perché toccava un punto essenziale, vitale anche nella qualità della vita delle famiglie italiane, cioè la ricerca sulle demenze, una malattia così invasiva, così diffusa che merita che un’impresa cooperativa come Coop, che vive nei territori, che vive nelle relazioni con le famiglie se ne faccia carico”.

Airalzh guarda ancora avanti e – rilancia Alessandra Mocali, presidente della onlus – sono già pronti nuovi investimenti, con un budget di 300mila euro: “Nel prossimo futuro Airalzh si propone di finanziare direttamente con un bando indipendente la ricerca sull’Alzheimer. I due ambiti sui quali si focalizza la ricerca saranno da una parte la prevenzione quindi gli stili di vita che permettano un rallentamento della malattia. L’altro ambito sarà quello di finanziare invece progetti che vadano ad individuare i marcatori per permettere una diagnosi sempre più precoce e precisa della malattia”.