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Sesta "Canapa Mundi" a Roma, focus green sulla coltura idroponica

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Roma, 13 feb. (askanews) - Oltre 300 espositori sono in arrivo da tutta Europa per Canapa Mundi, la mega Fiera internazionale della canapa della capitale. La sesta edizione debutta alla Fiera di Roma dal 21 al 23 febbraio 2020. Protagonisti della tre giorni i nuovi orizzonti in continua espansion...

Roma, 13 feb. (askanews) – Oltre 300 espositori sono in arrivo da tutta Europa per Canapa Mundi, la mega Fiera internazionale della canapa della capitale. La sesta edizione debutta alla Fiera di Roma dal 21 al 23 febbraio 2020.

Protagonisti della tre giorni i nuovi orizzonti in continua espansione della pianta – sostenibilità, edilizia, agricoltura, medicina, tessile e benessere – impieghi variegati, che interessano a specialisti e neofiti, ma anche a curiosi e famiglie.

La canapa è un super alimento ricco di proteine, ma si utilizza anche per fare plastiche e materiali completamente biodegradabili, con la canapa si produce la carta più pregiata al mondo; e ancora biocarburanti, tessuti naturali molto resistenti, mentre uno degli utilizzi più recenti è come materiale per le moderne batterie. Alla Fiera di Roma, oltre alla conferenza annuale della canapa con gli esperti che illustreranno le ultime novità del settore, sarà installato anche il Museo della Canapa con gli oggetti utilizzati dai nostri nonni.

Importante il focus green di Canapa Mundi, con i più innovativi sistemi di coltivazione verticale e idroponica, quest’ultima una tecnica di coltura “fuori suolo”, che aiuta a risparmiare le risorse d’acqua. Gennaro Maulucci, organizzatore di Canapa Mundi:

“Uno degli aspetti più importanti di Canapa Mundi è quello della coltivazione, grow, Canapa Mundi ospita marchi molto importanti di fertilizzanti biologici, ma anche produttori di sistemi idroponici. L’idroponica è una tecnica utilizzata negli ultimi 20 anni sempre maggiormente perché garantisce con un substrato completamente inerte e con molta meno acqua delle normali coltivazioni, e dei raccolti molto ricchi. Quindi viene sicuramente ritenuta uno degli strumenti per l’agricoltura del futuro”.