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Il coronavirus rallenta in Cina ma corre nel resto del mondo

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Roma, 26 feb. (askanews) - Il contagio da nuovo coronavirus inizia a rallentare in Cina ma è diventato sempre più un problema mondiale. Il ritmo delle nuove infezioni nel Paese da cui tutto è partito sta calando mentre è in crescita molto forte in altri paesi del mondo tra i quali la Corea del...

Roma, 26 feb. (askanews) – Il contagio da nuovo coronavirus inizia a rallentare in Cina ma è diventato sempre più un problema mondiale. Il ritmo delle nuove infezioni nel Paese da cui tutto è partito sta calando mentre è in crescita molto forte in altri paesi del mondo tra i quali la Corea del Sud, dove i casi hanno ormai superato quota mille, e l’Italia. La Commissione sanitaria nazionale cinese ha detto che ieri ci sono stati 52 nuovi decessi, tutti nella provincia di Hubei, epicentro dell’infezione, e 508 nuovi casi. Lunedì i contagi erano stati 102 in più e i morti 71. Ma al di fuori della provincia che ha come capoluogo Wuhan, sono stati solo cinque.

In Europa, invece, il focolaio appare essere l’Italia, con oltre 300 contagi e ci sono casi in crescita in tutto il continente. La Spagna ha registrato in poco più di 24 ore sette contagi, tra cui il primo a Madrid, e tutti legati all’Italia. Due anche in Austria, nuovi casi in Francia, e anche in Svizzera.

Inoltre, c’è paura in Iran dove si sono registrati 16 morti. Secondo i dati ufficiali il tasso di decessi nel Paese è molto elevato. Dal canto suo il presidente Usa, Donald Trump, appare rassicurato sul coronavirus. “E’ assolutamente sotto controllo negli Usa. Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie e la sanità mondiale stanno lavorando sodo e in maniera intelligente. La Borsa inizia a sembrarmi molto buona”. Ma i democratici attaccano l amministrazione per la sottovalutazione del pericolo di diffusione del virus e per i ritardi nei controlli.