Roma, 10 mar. (askanews) – È un centro storico di Roma soleggiato e semi-deserto quello che si presenta ai pochi turisti e romani che lo frequentano nel primo giorno dopo il decreto che ha esteso a tutta Italia le misure straordinarie contro il coronavirus.
A via del Corso e via dei Condotti nella zona del “tridente”, fra le strade più frequentate e sempre affollatissime di turisti intenti allo shopping, le presenze per strada sono a dir poco rarefatte. A Piazza di Spagna, pochi turisti camminano quasi timidamente sulla famosa scalinata di Trinità dei Monti, dove in genere sostano centinaia di persone, e la polizia municipale fischia per far alzare chiunque provi a sedersi sugli scalini. Malgrado tutto, c’è ampia tolleranza invece per chi si siede sul muretto esterno che racchiude la famosa fontana della Barcaccia di Pietro Bernini.
Perfino a Piazza Venezia, snodo viario nevralgico del centro della Capitale, normalmente invaso da mezzi di ogni tipo, il traffico è molto contenuto. E poco lontano, Via dei Fori Imperiali, solitamente invasa dai turisti soprattutto con il bel tempo, è praticamente deserta.
Helen e Martin, due turisti olandesi, sembrano interpretare alla lettera le disposizioni del decreto sulla distanza di almeno un metro, ma poi spiegano che si stanno soltanto godendo il sole e che hanno preso l’emergenza con rassegnazione e una punta di filosofia:
“In realtà non siamo molto spaventati: ci teniamo alla larga dalla gente ma siamo giovani e non malati e non abbiamo paura di prendere il virus: se succedesse, ci faremmo qualche giorno di isolamento.
È un peccato che non possiamo visitare niente, ma ci sono tante cose da fare all’aperto, posti da visitare e da vedere dall’esterno, faremo così”.