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Coronavirus, la Spagna segue il nostro esempio ma pene più dure

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Madrid, 16 mar. (askanews) - Anche la Spagna segue l'esempio italiano nella lotta alla diffusione del coronavirus e dopo l'emanazione dello "stato di allerta nazionale" esteso a tutte le regioni del paese, obbliga i suoi cittadini alla "quarantena" in casa, schiera anche l'esercito per i controlli...

Madrid, 16 mar. (askanews) – Anche la Spagna segue l’esempio italiano nella lotta alla diffusione del coronavirus e dopo l’emanazione dello “stato di allerta nazionale” esteso a tutte le regioni del paese, obbliga i suoi cittadini alla “quarantena” in casa, schiera anche l’esercito per i controlli e mette in atto punizioni severe per gli inadempienti. Di fatto l’obbligo di rimanere in casa ha le stesse nostre eccezioni: motivi di lavoro, di approvvigionamento alimentare, per recarsi in farmacia o dal dottore.

Madrid ha scelto la linea dura per gli inadempienti scoperti in flagrante, ci sono quattro tipi di sanzioni: si tratta di multe che vanno dai 600 ai 30 mila euro per “disobbedienza o resistenza a pubblico ufficiale”, dai 3mila ai 60mila euro per i “contatti che possono mettere a rischio la salute pubblica” e dai 30mila ai 600mila euro per una più generica “inosservanza delle proibizioni” decise dal governo.

Misure di massimo rigore che non si fermano qui e che prevedono anche il carcere con pene dai 3 mesi ad 1 anno di detenzione per gli stessi motivi.

Le cifre del contagio sono preoccupanti: in sole 24 ore, il Paese ha registrato 1.000 persone positive in più, fino a raggiungere gli 8.744 infettati.

Madrid e ancora prima Barcellona sono città deserte, solo i supermercati vengono presi d’assalto ma con le stesse misure di precauzione usate in Italia.