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Coronavirus, accordo governo-sindacati sulle attività essenziali

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Roma, 25 mar. (askanews) - "È stato fatto un grande lavoro per la salute di tutti". Questo il commento soddisfatto dei sindacati dopo l'intesa raggiunta con il governo sulle attività produttive non essenziali che dovranno restare chiuse per tutto il periodo legato all'emergenza coronavirus. Dopo...

Roma, 25 mar. (askanews) – “È stato fatto un grande lavoro per la salute di tutti”. Questo il commento soddisfatto dei sindacati dopo l’intesa raggiunta con il governo sulle attività produttive non essenziali che dovranno restare chiuse per tutto il periodo legato all’emergenza coronavirus. Dopo l’incontro in videoconferenza con i ministri dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e dell’Economia Roberto Gualtieri, il leader di Cgil Maurizio Landini ha dichiarato:

“Abbiamo ridotto il numero delle attività essenziali e abbiamo cambiato l’elenco uscito domenica sera. È un risultato importante, abbiamo ridotto il numero di persone che deve andare a lavorare e chiarito quali sono i settori essenziali e le produzioni che invece in questo momento è utile sospendere per la salute e la sicurezza di tutti. Ora tutti quelli che dovranno andare a lavorare nella sanità, nell’agroalimentare, nel commercio, nei trasporti e anche in alcune attività industriali essenziali devono poter lavorare in sicurezza. Il protocollo sulla sicurezza va applicato, sarà nostro impegno non lasciar solo alcun lavoratore e farlo applicare in tutti i posti di lavoro”.

Landini ha poi sottolineato: “Credo che per sconfiggere il virus sia importante unire il Paese. Abbiamo bisogno che la paura, legittima, non si trasformi in rabbia e perché questo avvenga c’è bisogno che nessuno si senta da solo. Il Paese uscirà da questa crisi se rimette al centro il lavoro, la sicurezza”.

E la leader della Cisl Annamaria Furlan ha aggiunto: “I prefetti dovranno ora coinvolgere le organizzazioni sindacali nei territori per le autocertificazioni delle imprese ed anche nel settore della difesa le produzioni saranno di molto ridotte. Tutto questo per salvaguardare lavoratori e lavoratrici e per combattere anche in questo modo il diffondersi del virus”.