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"7,7 miliardi", in tv docufilm che riflette su futuro della Terra

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Roma, 3 giu. (askanews) - "Oggi siamo più di 7,7 miliardi: qual è l'impatto che la nostra popolazione ha sulla Terra? Cosa succederà se la crescita demografica continuerà ad aumentare fino a raggiungere il traguardo dei 10 miliardi di persone nel 2050 come ha pronosticato l'Onu?". Sono alcune ...

Roma, 3 giu. (askanews) – “Oggi siamo più di 7,7 miliardi: qual è l’impatto che la nostra popolazione ha sulla Terra? Cosa succederà se la crescita demografica continuerà ad aumentare fino a raggiungere il traguardo dei 10 miliardi di persone nel 2050 come ha pronosticato l’Onu?”. Sono alcune delle domande che si pone il giornalista e naturalista Chris Packham nel documentario “7.7 miliardi: come si vive sulla Terra?”, prodotto dalla Bbc e in onda in prima tv su laF (Sky135) il 4 giugno (alle 21.10), alla vigilia della Giornata Mondiale dell Ambiente.

Nominato nel 2018 Comandante dell Ordine dell Impero Britannico per la sua attività a favore della conservazione della natura, Packham parte per un viaggio attraverso il mondo per indagare l impatto che la crescita esponenziale della popolazione ha sulla Terra, i conflitti del presente e le prospettive per la società futura, incontrando esperti illustri, fra cui una delle persone che da sempre lo ha ispirato: Sir David Attenborough, celebre divulgatore scientifico e Membro dell Ordine dei Compagni d Onore e dell Ordine al Merito del Regno Unito.

In questa clip Attenborough pone l’attenzione sul contrasto tra il diritto di avere un figlio e l’impatto della crescita demografica sulla biodiversità, con l’enorme pressione che l esplosione demografica causa sulle risorse del Pianeta e i conflitti etici che ne derivano.

Nel documentario Packham esplora alcune possibili soluzioni studiate sinora, come la coltivazione intensiva in ambiente controllato. Ma la soluzione principale, dice, resta comunque insita nell essere umano stesso: “Siamo una specie straordinariamente adattabile, intraprendente, intelligente, non abbiamo pari, che proprio nelle difficoltà trova forza per ideare nuove soluzioni. Si spera che le nuove generazioni siano in grado di cogliere ciò che di buono abbiamo fatto sinora, migliorarlo e portarlo avanti”.