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Family act, cosa cambia: dai congedi all'assegno universale

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Milano, 12 giu. (askanews) - Una riforma per creare nuove modalità di sostegno alle famiglie italiane e riordinare le esistenti. Il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge delega Family act. "Un momento storico" ha detto la Ministra delle Pari opportunità e della Famiglia Elena ...

Milano, 12 giu. (askanews) – Una riforma per creare nuove modalità di sostegno alle famiglie italiane e riordinare le esistenti. Il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge delega Family act.

“Un momento storico” ha detto la Ministra delle Pari opportunità e della Famiglia Elena Bonetti presentando il provvedimento: “Assegno universale unico per tutti i figli, mensile, un sostegno alle spese educative e a ruolo educativo delle famiglie, un incremento dei servizi educativi per le famiglie, in particolare nella fascia 0-6 anni, riforma dei congedi parentali con maggiore corresponsabilità di padri e madri, incentivo al lavoro femminile e promozione dell’autonomia e del protagonismo dei giovani e delle giovani coppie per aiutarle a cominciare un percorso di vita in autonomia”.

Dunque fra i punti fondamentali l’assegno universale corrisposto dal settimo mese di gravidanza ai 18 anni di età dei figli a tutti i nuclei familiari a prescindere dal reddito, a cui si aggiungerà una quota variabile basata, questa sì, sull’Isee. Poi un riordino dei congedi parentali, 2 mesi minimo per ciascun genitore, non cedibile, una gestione più flessibile, l’allargamento agli autonomi, 5 ore all’anno per i colloqui a scuola, 10 giorni obbligatori per i padri nei primi mesi.

L’obiettivo è dare sostegno soprattutto al lavoro femminile, ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Sono misure per sostenere la genitorialità la funzione sociale e educativa delle famiglie per contrastare un grosso problema, la denatalità, per valorizzare la crescita armoniosa di bambine bambini e giovani e per favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro in particolare quello femminile”.

Prevista anche una razionalizzazione delle detrazioni a favore di figli e figlie e benefici fiscali, per sostenere le spese per gite scolastiche o iscrizioni ad associazioni sportive o ricreative, ma anche cinema, spettacoli musei e sostegno per le spese dell’asilo nido e in favore di minori affetti da disabilità fisiche e non.