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Coronavirus, la pandemia fa ancora paura in tutta l'Europa

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Milano, 29 lug. (askanews) - Mentre in Italia la fase emergenziale acuta sembra in uno stato di quiescenza con meno decessi, meno ricoveri nelle terapie intensive e un numero di nuovi contagi giornalieri da Covid-19 mediamente basso - con punte in Lombardia, Campania e Veneto - ma comunque per ora...

Milano, 29 lug. (askanews) – Mentre in Italia la fase emergenziale acuta sembra in uno stato di quiescenza con meno decessi, meno ricoveri nelle terapie intensive e un numero di nuovi contagi giornalieri da Covid-19 mediamente basso – con punte in Lombardia, Campania e Veneto – ma comunque per ora non ritenuto preoccupante, nonostante un abbassamento dell’età media dei contagiati, nel resto d’Europa la pandemia continua a far paura, soprattutto nell’area balcanica.

La Germania ha confermato 684 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, per quasi 207mila contagi totali. Solo 6, però, i decessi correlati al Covid-19, per un totale di 9.128.

Alta l’attenzione anche in Spagna – con altri 905 casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, che portano a oltre 280mila il totale dei contagi, obbligo di mascherine all’aperto e quarantena per i turisti – e in Francia, dove le autorità sanitarie riferiscono di una circolazione del virus ancora “sostenuta”, con centinaia di nuovi contagi e ricoveri ogni giorno.

Di fronte a un aumento “preoccupante” delle infezioni da Sars-Cov2, il Belgio ha imposto il coprifuoco nella provincia di Anversa e vietato assembramenti – anche familiari – superiori a 10 persone, sconsigliando viaggi in alcune aree della Francia con test e quarantena al rientro per chi dovesse comunque partire. Insomma, se non c’è un nuovo lockdown ci manca poco e anche l’area Schengen potrebbe essere di nuovo a rischio.

Non va meglio in altre zone del mondo. In Russia si contano 169 vittime con 5.475 contagi nelle ultime 24 ore mentre torna la paura anche in Cina – dove tutto è cominciato – e dove, sempre nelle ultime 24 ore, almeno 101 persone sono risultate infette dal Sars-Cov2; il bilancio più alto negli ultimi 3 mesi e mezzo.

Per l’Oms l’aumento dei contagi è dovuto soprattutto ai comportamenti dei più giovani ai quali raccomanda disciplina e un maggiore rispetto delle norme sanitarie per il contenimento dei contagi.