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New York riscopre scooter e Vespa, facilitano il distanziamento

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New York, 3 ago. (askanews) - Zero code, si parcheggia facilmente, ma soprattutto in tempo di pandemia facilita il distanziamento sociale: è per questo che sempre più newyorkesi utilizzano lo scooter, tra cui anche l'amata Vespa italiana, per i loro spostamenti in città. "Ho deciso qualche mes...

New York, 3 ago. (askanews) – Zero code, si parcheggia facilmente, ma soprattutto in tempo di pandemia facilita il distanziamento sociale: è per questo che sempre più newyorkesi utilizzano lo scooter, tra cui anche l’amata Vespa italiana, per i loro spostamenti in città.

“Ho deciso qualche mese fa, durante tutto questo delirio, di iniziare a guidare uno scooter – racconta Alan Taledia, 30 anni, che lavora in un’agenzia di assicurazioni – è molto più facile andare in giro ed è anche più conveniente”.

“Invece di fare il pieno nella mia auto per 50 dollari a settimana, ho speso 3 dollari a settimana sullo scooter e come detto si evitano le persone, i contatti, non devi sedere su un Uber con altri, in treno o autobus. È meglio”.

C’è stato un vero e proprio boom di acquisti di motocicli nella Grande Mela, come conferma Chris Benson, manager presso Unik Moto:

“È stato verso fine aprile che mi sono accorto che stava davvero accadendo qualcosa, tanta gente veniva e acquistava. Tanta gente entrava a chiedere anche riparazioni. C’è stato un grande boom dalla fine di aprile fino ad oggi, anche quotidianamente”.

“Molti produttori non si aspettavano questo boom e non sono stati capaci di prevedere delle vendite così alte. Sono fortunato se riesco ad avere 20 scooter a settimana”, ha aggiunto.

Chi però non aveva molta esperienza con le due ruote è rimasto coinvolto in incidenti, anche fatali. Questa settimana, l’azienda di scooter-sharing elettrici Revel ha dovuto interrompere il suo servizio a New York dopo la morte di due persone.

“Non si rendono conto, la gente è molto incosciente su come si guida – spiega Kenny poliziotto e motociclista, 54 anni – loro… hanno bisogno di una lezione di guida, una lezione sulla sicurezza perché, non sanno, salgono, vanno e poi si sa corrono, come sulla bicicletta. Ma ci sono anche ciclisti che non sanno guidare bene”.