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Su Nature lo studio italiano sui benefici del latte fermentato

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Milano, 5 ago. (askanews) - È stato pubblicato sulla rivista Nature, tra le più importanti pubblicazioni scientifiche a livello mondiale, lo studio clinico, tutto italiano, sui benefici apportati all'organismo dei bambini dal latte fermentato con Lactobacillus Paracasei CBA L74 che si è dimostr...

Milano, 5 ago. (askanews) – È stato pubblicato sulla rivista Nature, tra le più importanti pubblicazioni scientifiche a livello mondiale, lo studio clinico, tutto italiano, sui benefici apportati all’organismo dei bambini dal latte fermentato con Lactobacillus Paracasei CBA L74 che si è dimostrato in grado di aumentare, nei bambini che lo assumono, la presenza di Immunoglobuline A (IgA) che proteggono l’organismo, in modo molto simile a quanto avviene nei bambini allattati al seno materno, cioé favorendo la maturazione del sistema immunitario e del microbiota, l’insieme di microorganismi che convivono con l’organismo umano, aiutandolo a stare meglio.

Il marchio Plasmon, detenuto da Kraft Heinz, ha già immesso sul mercato alcuni prodotti oggetto dello studio che è frutto della piattaforma di ricerca sulle matrici fermentate che Kraft Heinz, da 12 anni, sostiene in collaborazione con i maggiori centri di eccellenza Italiani ed è coordinato, tra gli altri, da Roberto Berni Canani, responsabile del Laboratorio di Immunonutrizione del CEINGE-Biotecnologie Avanzate di Napoli e professore di Pediatria all’Università Federico II di Napoli e da Andrea Budelli, presidente Continental Europe di Kraft Heinz.

“Da anni stiamo studiando gli effetti di questa nuova strategia nutrizionale – ha spiegato Berni Canani – queste matrici fermentate, in pratica un probiotico, un batterio di origine umane che fermenta un alimento molto importante per la nutrizione umana: le proteine del latte vaccino e il frutto di questa fermentazione ha degli effetti molto importanti per lo sviluppo e le funzioni del sistema immunitario e quindi abbiamo dimostrato che questa strategia del tutto innovativa protegge i bambini dalle infezioni, sia gastrointestinali che respiratorie. Poi abbiamo definito tutta una serie di meccanismi d’azione e nell’ultimo studio apparso su Nature abbiamo dimostrato che, anche in epoca neonatale, è possibile osservare questi effetti di rafforzamento del sistema immunitario e una modulazione positiva del microbiota intestinale”.

“Quello che abbiamo fatto – ha aggiunto Budelli – è stato cercare un lactobacillo nuovo, nell’intestino dei bambini sani e selezionare un organismo capace di fermentare le normali matrici alimentari quali il latte e i cereali e che fosse poi capace, come prodotto di fermentazione, di presentare delle proprietà biologiche particolari: protettive e immunostimolanti”.

“Stimolando il sistema immunitario – ha precisato Berni Canani – c’è un’altra ottima e positiva conseguenza: la modulazione positiva del microbiota intestinale, i miliardi di batteri che colonizzano il nostro organismo che a loro volta hanno un effetto positivo sul sistema immunitario, quindi s’innesca un circolo virtuoso che parte da una stimolazione del sistema immunitario, giunge a una modulazione del microbiota intestinale per poi tornare a un rafforzamento del sistema immunitario, l’effetto definitivo è una protezione molto ampia sulle infezioni del bambino”.

È un fatto inedito, però, che una ricerca che riguarda un prodotto commerciale e già in vendita venga pubblicato su una rivista prestigiosa come Nature.

“L’unicità è proprio questa – ha detto Budelli – l’aver usato un prodotto commerciale nei dosaggi che sono usati nel prodotto commerciale e andare a misurare degli outcome molto moderni e ambiziosi quale il microbioma, quindi la composizione della microflora intestinale del bambino che non viene più considerato un ospite ma un organo vero e proprio e il metaboloma cioé tutto quello che è il risultato del metabolismo e della fisiologia del bambino. Quindi penso che Nature abbia accettato di pubblicare il nostro studio, cosa che succede molto raramente con prodotti commerciali, proprio per la novità del risultato ottenuto e per le modalità con le quali abbiamo ottenuto questo risultato”.

“Si parla molto di ‘alimenti funzionali’ – ha concluso Berni Canani – ma le evidenze scientifiche dietro molti alimenti promossi come funzionali erano piuttosto scarse per questo abbiamo deciso di impegnarci curando ricerca di base di alto livello e ricerca clinica che ha coinvolto molti pediatri italiani e centri di ricerca per avere le evidenze di cui avevamo bisogno circa l’efficacia. Adesso conosciamo bene i meccanismi d’azione e le potenzialità in termini di protezione dalle infezioni del bambino. Naturalmente la nostra ambizione è di spingersi oltre perché modulare positivamente il sistema immunitario vuol dire anche prevenire dalle allergie o dalle malattie autoimmunitarie, ci sono molti studi in questa direzione”.

Naturalmente, spiegano i ricercatori, tutto questo vale per il bambino come per gli adulti e gli anziani in particolare e sono già allo studio nuovi progetti per una protezione di tutti gli individui, sin dalle prime epoche della vita di ciascuno di noi.