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Riaprono le scuole in Francia: mascherina per 12,4 mln studenti

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Roma, 1 set. (askanews) - Primo settembre, gli studenti francesi rientrano a scuola: una ripartenza "il più normale possibile" per i 12,4 milioni di ragazzi, ha assicurato il governo, nonostante il forte aumento del numero dei contagiati Oltralpe. Un nuovo inizio "ben preparato", ha detto il mini...

Roma, 1 set. (askanews) – Primo settembre, gli studenti francesi rientrano a scuola: una ripartenza “il più normale possibile” per i 12,4 milioni di ragazzi, ha assicurato il governo, nonostante il forte aumento del numero dei contagiati Oltralpe. Un nuovo inizio “ben preparato”, ha detto il ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer.

Ma non tutti sono d’accordo, come questo padre: “Siamo contenti che tornino a scuola, benissimo, è importante, però ci si muove tutti alla cieca. E’ la vita, cercheremo delle soluzioni, le mascherine, il distanziamento, insomma non lo sa nessuno”.

Stessi problemi che in Italia, e altrove, incertezza sulle regole. Vivamente consigliato il distanziamento sociale, ma non sarà obbligatorio. Obbligo, invece, di mascherina per insegnanti e allievi, anche durante la ricreazione. Ognuno dovrebbe portare il proprio dispositivo di sicurezza ma gli istituti scolastici avranno delle scorte di emergenza in caso di necessità.

I genitori che desiderano accompagnare i propri figli, come avviene solitamente nella scuola materna, potranno farlo a determinate condizioni. Una scuola della regione degli Hauts-de-Seine, ad esempio, ha chiesto che un solo genitore possa accompagnare il figlio.

Come sempre in Francia però, colpisce la calma certezza di avere dei diritti, come questa madre:

“Mio figlio è sordo, la mascherina obbligatoria è un problema perché non vede il viso degli insegnanti e dei compagni. Penso che ci saranno soluzioni proposte dagli insegnanti, per esempio portare una mascherina con una parte trasparente o delle visiere”.

La preside della città scuola Rodin a Parigi, Julie Bouvry, predica la flessibilità: bisogna spiegare tutto ai bambini, che hanno grande senso della responsabilità; e poi, dice, “Di volta in volta decideremo che risposte dare in base alla situazione, anche la situazione sanitaria che cambia di giorno in giorno e a volte di ora in ora, ci adatteremo. Essere flessibili fa parte del nostro compito, e quindi lo faremo”.