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Coronavirus, anche in Cina test rapidi con risultato in 30 minuti

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Milano, 29 set. (askanews) - Un nuovo test rapido che permette di rintracciare la presenza del coronavirus Sars-Cov2 nelle vie respiratorie dei pazienti in soli 30 minuti è stato messo a punto dalla Coyote Bioscience, un'azienda di Pechino, in Cina, specializzata nella diagnostica molecolare. Qu...

Milano, 29 set. (askanews) – Un nuovo test rapido che permette di rintracciare la presenza del coronavirus Sars-Cov2 nelle vie respiratorie dei pazienti in soli 30 minuti è stato messo a punto dalla Coyote Bioscience, un’azienda di Pechino, in Cina, specializzata nella diagnostica molecolare.

Questa macchina che sembra una stampante si chiama “Flash 20”, costa meno di 40mila euro e permette di rilevare la presenza o meno del nuovo coronavirus in tempi rapidissimi. Soprattutto, la Coyote assicura che questo test molecolare ha la stessa affidabilità di un tampone tradizionale.

“In alcuni scenari – ha spiegato il direttore tecnico di Coyote, Zhang Yuepeng – l’efficacia del rilevamento degli acidi nucleici è particolarmente alta. Ad esempio, i pazienti che necessitano di un intervento chirurgico urgente, i pazienti in situazioni d’emergenza e le partorienti durante il travaglio dovrebbero ottenere il risultato del test il più rapidamente possibile prima di passare alla fase successiva delle cure mediche”.

Il paziente testato riceverà l’esito direttamente sul proprio smartphone. Anche negli aeroporti e negli ospedali italiani si usano test molecolari rapidi, con un risultato che arriva in circa mezz’ora. La Flash 20, che può analizzare contemporaneamente fino a quattro campioni prelevati dai pazienti, però si vanta di essere la macchina più veloce al mondo e la Coyote garantisce risultati ottimali.

“Sulla base dei dati di convalida dei campioni clinici – ha spiegato Sabrina Li, fondatrice di Coyote – possiamo dire che l’accuratezza e la sensibilità dei nostri test è coerente per oltre il 95% rispetto ai metodo Pcr tradizionale. Al momento possiamo produrre circa 500 unità Flash 20 al mese che diventeranno mille entro dicembre. Da qui alla fine dell’anno potremo venderne 2000 alla Cina e altre nel resto del mondo”.

In Cina la macchina è già diffusa negli aeroporti per controllare i passeggeri provenienti dall’estero e per effettuare screening accurati nei quartieri isolati a causa della pandemia di Covid-19. Tra febbraio e luglio, le autorità cinesi hanno effettuato 500mila test di convalida con elevata affidabilità.

Le autorità cinesi affermano di aver contenuto la pandemia nel Paese in cui tutto è cominciato a fine ’19, attraverso quarantene, lockdown, uso di mascherine e tracciamento di contatti dei pazienti positivi. Il virus, però, sta ancora circolando attivamente in altre parti del mondo e l’attività di screening per individuare il maggior numero possibili di contagiati è una delle armi fondamentali per controllare il diffondersi dei contagi. La Coyote punta proprio al mercato internazionale.