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Tatuaggi, quando il ricordo non è per sempre

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Roma, 14 ott. (askanews) - Un disegno magari tribale, una frase, un motto. Oppure una data, a testimoniare una ricorrenza indelebile. Oppure un nome. Il tatuaggio è ormai divenuto, da scelta filosofica o identificativa, anche un elemento ornamentale. Milioni gli italiani che ne hanno uno o più s...

Roma, 14 ott. (askanews) – Un disegno magari tribale, una frase, un motto. Oppure una data, a testimoniare una ricorrenza indelebile. Oppure un nome. Il tatuaggio è ormai divenuto, da scelta filosofica o identificativa, anche un elemento ornamentale. Milioni gli italiani che ne hanno uno o più sulla propria pelle. Ma alla crescita esponenziale dei tatuati ha fatto seguito anche l’aumento dei pentiti, di coloro cioè che non si riconoscono più nel messaggio visivo che, a piena vista o più nascosto, portano addosso.

Tatuaggi quindi da eliminare, un percorso che può risultare non semplice e non privo di sgradevoli conseguenze se non effettuato approfittando delle più moderne tecnologie laser e naturalmente affidandosi a veri professionisti, presso strutture che ovviamente garantiscano il rispetto pieno delle misure di sicurezza dell’era Covid. Ne abbiamo parlato con il dottor Francesco Madonna, chirurgo estetico, oltre 15 anni di esperienza certificata nel settore: “Partiamo dal dato statistico: in Italia ci sono 7 milioni di persone tatuate, un dato molto elevato. Altro aspetto importante è che nel corso della loto vita almeno un 20/25 per cento decide di rimuovere il tatuaggio”.

“Ci sono dei tatuaggi che possono evocare dei ricordi non più graditi e quindi il nome magari di un vecchio amore con la necessità di volerlo cancellare anche fisicamente dalla propria pelle. Altre cause che portano alla rimozione del tatuaggio sono di salute ma anche lavorative, con moltissimi pazienti che devono fare concorsi nelle Forze dell’Ordine o per richieste legate alle attività lavorative che si vanno a intraprendere e che vedono la persona di fatto obbligata a rimuovere questi tatuaggi ornamentali”.

Il trattamento di eliminazione di un tatuaggio prevede l’impiego di apparecchiature laser tecnologicamente avanzate, laser Pico e Q-switched. Il numero di sedute necessarie è estremamente variabile e dipendente da una serie di fattori come l’età e il colore del tatuaggio ma anche la sede anatomica e alcune variabili che devono essere valutate con il medico durante la prima visita. Alcuni tatuaggi riescono ad essere eliminati addirittura in 3-4 sedute mentre per altri, più difficili da rimuovere si possono superare anche le 8-10 sedute. Ancora il dottor Madonna:

“Visto il numero considerevole di persone che hanno questa necessità si è creato un business importante. Ma ci si deve rivolgere a veri professionisti, perchè solamente le tecnologie ad hoc con laser che lavorano in miliardesimi di secondo o anche velocità maggiori sono in grado di rimuovere i tatuaggi completamente e senza lasciare degli esiti. Al contrario se ci si rivolge a centri non specializzati possono esserci esiti cicatriziali per un risultato sgradevole e anche particolarmente doloroso quindi attenzione perchè la scelta dell’operatore è decisiva non solo per una tempistica accettabile per la rimozione ma anche per non avere problematiche future”.