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A Roma "Interior Space", 25 scatti di Paolo Nespoli dalla Iss

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Roma, 29 ott. (askanews) - Una mostra eccezionale, 25 scatti unici dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), esposta alla Galleria del Cembalo (Palazzo Borghese) a Roma, fino al 28 novembre 2020, per celebrare i 20 anni dell'abitazione umana continuativa sull'Iss. S'intitola "Interior Space" e...

Roma, 29 ott. (askanews) – Una mostra eccezionale, 25 scatti unici dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), esposta alla Galleria del Cembalo (Palazzo Borghese) a Roma, fino al 28 novembre 2020, per celebrare i 20 anni dell’abitazione umana continuativa sull’Iss. S’intitola “Interior Space” e le fotografie sono tutte dell’astronauta italiano dell’Esa, Paolo Nespoli. Una prima nazionale, con gli scatti scelti tra i 500mila realizzati.

Il progetto nasce in collaborazione con il fotografo americano Roland Miller che ha documentato a terra i vari centri americani della Nasa. Askanews ha visitato in anteprima l’esposizione, realizzata con il sostegno di Leonardo, con una guida d’eccezione: lo stesso Nespoli.

“Siamo alla mostra Interior Space alla Galleria del Cembalo e parto da qui dalle foto scattate nella mia penultima missione, nel 2011, quando ci siamo staccati dall’Iss e abbiamo documentato la Stazione. La fotografia è sempre stata una delle mie passioni e in un modo veramente rocambolesco mi sono trovato a fare queste foto uniche, non erano mai state fatte prima né dopo. Quando sono rientrato dalla missione ho pensato a come fare per unire la passione della fotografia, all’arte e alla scienza e ho pensato a un progetto nuovo e diverso da fare nell’ultima mia missione nel 2017 e questo ha portato al progetto “Interior Space”, che mi ha proposto un fotografo americano”.

“Questo progetto documenta l’interno della Iss, sia nelle parti tecniche ma anche il lato artistico e soprattutto quello umano: vedere i dettagli del passaggio degli esseri umani. Abbiamo cercato di fare foto artisticamente belle ma anche che avessero al loro interno descrizioni tecniche della stazione, inclusi i segni della presenza dell’essere umano: i guanti, gli adesivi, il metro che serve per misurare la nostra altezza che cambia una volta che si va sulla Iss”.

“Il concetto dell’archeologia spaziale è veramente interessante, significa guardare la presenza umana guardando alle tracce che lasciano quando non esistono più. Domani la Iss non ci sarà più, prima o poi si polverizzerà e l’unico modo per derivare queste cose sarà guardando la documentazione che abbiamo fatto e questa è la parte scientifica del nostro lavoro. Questo è il modulo della Cupola, costruito dall’industria italiana, che ci permette di capire come questo pianeta sia bello, fragile, interessante”.

Le agenzie spaziali e le industrie stanno già pensando a quello che sarà dopo. Anche l’Italia. Il ceo di Leonardo, Alessandro Profumo, ha dichiarato: “Sosteniamo con entusiasmo l’iniziativa che celebra quello che può essere considerato il più grande laboratorio scientifico umano al di fuori del nostro pianeta. La Stazione Spaziale Internazionale è un formidabile esempio di ingegno umano, industriale e tecnologico. Gli innumerevoli esperimenti svolti al suo interno hanno rappresentato delle sfide avvincenti per l’uomo e per l’industria del settore che ci condurranno, nel prossimo futuro, alla realizzazione di nuove strutture orbitanti sempre più lontane, a partire da quella per la Luna. Il sostegno alla realizzazione della mostra, inoltre – conclude Profumo – rafforza l’impegno di Leonardo a favore della promozione e diffusione della cultura scientifica”.

Orari dell’Esposizione:

dal mercoledi al venerdi, dalle 15.30 alle 19.00

sabato dalle 11.00 alle 19.00

Apertura straordinaria: 2 e 3 novembre

Ingresso gratuito, su appuntamento: inviare mail a info@galleriadelcembalo.it

Le foto esposte saranno in vendita, a tiratura limitata. Sarà possibile acquistare anche stampe 30×50.