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'Ndrangheta, sequestrati beni per 50 milioni a 3 imprenditori

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Reggio Calabria, 29 ott. (askanews) - La Guardia di Finanza e la Direzione Investigativa Antimafia (Dia) di Reggio Calabria, nell'ambito di un'operazione antimafia denominata "Energie pulite" hanno sequestrato beni per circa 50 milioni di euro riconducibili a 3 imprenditori sospettati di collusion...

Reggio Calabria, 29 ott. (askanews) – La Guardia di Finanza e la Direzione Investigativa Antimafia (Dia) di Reggio Calabria, nell’ambito di un’operazione antimafia denominata “Energie pulite” hanno sequestrato beni per circa 50 milioni di euro riconducibili a 3 imprenditori sospettati di collusione con le cosche reggine della ‘ndrangheta, in particolare i Barbaro, “i Nigri” di Platì e i Nirta “Scalzone” di San Luca.

Gli inquirenti hanno accertato la sproporzione tra il patrimonio effettivo e quanto dichiarato dai 3 imprenditori. Hanno quindi fatto luce sulla provenienza illecita delle loro ricchezze e, soprattutto, verificato la natura mafiosa delle attività d impresa svolte – nel tempo – dai tre, quali imprenditori espressione delle cosche di riferimento.

I sequestri hanno riguardato diverse province italiane da Sud a Nord.

Tra le società sequestrate ci sono la “Canale srl”, attiva in tutta Italia nel settore della metanizzazione e la “PIVEM srl”, azienda attiva nella grande distribuzione.