> > Le aste non si fermano: Artcurial punta su Street art e Pop

Le aste non si fermano: Artcurial punta su Street art e Pop

featured 1205864

Milano, 23 nov. (askanews) - Milano e Parigi unite, anche in tempo di pandemia globale, dall'arte, in questo caso Street e Pop, che portano un po' di colore in questi momenti difficili. Nella sede meneghina di Artcurial, infatti, è esposta una selezione di opere che la casa d'aste francese metter...

Milano, 23 nov. (askanews) – Milano e Parigi unite, anche in tempo di pandemia globale, dall’arte, in questo caso Street e Pop, che portano un po’ di colore in questi momenti difficili. Nella sede meneghina di Artcurial, infatti, è esposta una selezione di opere che la casa d’aste francese metterà in vendita nella ville lumière il 16 dicembre, partendo da un pezzo di uno degli artisti più in voga e ricercati del momento, che ci è stato presentato dalla direttrice della sede milanese di Artcurial, Emilie Volka. “Abbiamo per esempio un Banksy – ha detto ad askanews – che ovviamente è conosciuto moltissimo. questa in particolare è una stampa sulle tonalità del grigio degli anni Duemila dieci, firmata. Quindi la prospettiva di un buon rilancio è notevole, perché ultimamente Banksy sta registrando aggiudicazioni incredibili”.

Accanto a Banksy si trovano opere di Shepard Fairey, celebre per il poster a sostegno della campagna di Barack Obama, che qui presenta un ritratto pop di un’icona dei diritti come Angela Davis, ma anche un lavoro a spray di Rammellzee o un catalogo con copertina a mosaico di Invader. Ma accanto ai temi prettamente artistici è anche interessante provare a capire come cambierà il modo di essere dell’asta, in assenza di compratori in sala. “Sarà diverso dal solito – ci ha spiegato la direttrice – perché vedere i rilanci delle persone in sala mette sempre un po’ di adrenalina, sia a chi osserva sia a chi vuole acquistare il pezzo”.

In ogni caso, anche Artcurial sta puntando sul digitale per tenere vivo l’interesse del pubblico e dei potenziali compratori. “Ci stiamo adoperando con i social, con video – ha concluso Emilie Volka – cerchiamo di entrare un po’ di più nelle case dei collezionisti, per fare sì che questo amore per l’arte, che sia street art o arte antica, non svanisca in questo periodo che spero finisca il prima possibile”.

E la speranza, è che anche il personaggio immaginato da Banksy dieci anni fa, prima o poi, possa togliersi quella maschera dal volto.