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Samuel: la mia "Brigata Bianca" per creare leggerezza in pandemia

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Roma, 21 gen. (askanews) - Un vulcano creativo in piena pandemia. Samuel, frontman dei Subsonica, pubblica il suo secondo disco da solista "Brigata Bianca" (fuori il 22 gennaio), un lavoro multiforme, impreziosito da un collettivo di amici e artisti, che conta cinque featuring trascinanti - Colape...

Roma, 21 gen. (askanews) – Un vulcano creativo in piena pandemia. Samuel, frontman dei Subsonica, pubblica il suo secondo disco da solista “Brigata Bianca” (fuori il 22 gennaio), un lavoro multiforme, impreziosito da un collettivo di amici e artisti, che conta cinque featuring trascinanti – Colapesce (in Cocoricò), Fulminacci (Felicità), Ensi (Bum Bum Bum Bum), Johnny Marsiglia (Palermo) e il rapper Willy Peyote (Giochi pericolosi), torinese come lui – e la partecipazione di Roy Paci (tromba-flicorno soprano) in due brani (Palermo e Giochi Pericolosi), oltre a diversi produttori (Ale Bavo, Dade, MACE & Venerus, Machweo, Michele Canova, Federico Nardelli e Strage).

“È un disco he ha preso forma durante il primo lockdown, inevitabilmente era un disco solista, ma anche solitario, perché sono rimasto chiuso nel mio studio Golfo mistico per 3 mesi. Quando l’ho riascoltato mi sono accorto che questa cosa del solitario un po’ mi pesava e quindi ho iniziato a farlo ascoltare un po’ in giro per vedere cosa ne pensava la gente. Ovviamente lo faccio ascoltare agli amici musicisti, artisti, produttori”.

“Quando mi sono trovato con tutte queste collaborazioni, con tutti questi artisti, con tutte queste voci, ho pensato subito a una brigata a una brigata di persone che insieme fanno qualcosa. Il bianco è un colore positivo, che racconta anche molto di quando scrivi, perché tu generalmente quando scrivi ti trovi di fronte a un foglio bianco e tutte queste cose mi hanno fatto pensare a una Brigata Bianca”, ha rivelato in un’intervista via Zoom con askanews.

Ben 15 brani, scritti quasi tutti in questo periodo e registrati nella sua “tana”, il Golfo Mistico, lo studio che il cantautore e chitarrista, all’anagrafe Samuel Romano, si è costruito in una specie di grotta da marzo 2020 sotto la Mole.

“‘Gira la testa’ è la canzone che racconta di più la voglia di leggerezza di tutto l’album, è la canzone che ci porta lontano dal momento che stiamo vivendo, pensavo fosse indicata come canzone d’apertura. È vero che questo periodo storico è pesante, con problematiche immense, ma è anche vero che bisogna il prima possibile voltare pagina e ricominciare a far girare la testa”, ha raccontato.

A distanza di 4 anni dal precedente lavoro più pop da solista, “Il Codice della bellezza” (febbraio 2017), la Brigata Bianca ha riportato Samuel nel suo ambiente più familiare, quello dell’elettronica, ma anche dell’hip-hop, della musica tribale e del cantautorato:

“Oggi anche forse grazie alla pandemia che mi ha fatto sentire meno in colpa nello scrivere una canzone ‘non da assembramento’, quella è la mia indole, io scrivo musica per mettere insieme la gente. Questo momento storico mi ha permesso di fare anche questo gesto creativo e mi sento fortunato di aver potuto fare un disco in questo momento perché molto probabilmente sono uscite fuori delle sfumature della mia musica che altrimenti non sarebbero venute fuori”.

Il disco è stato anticipato dai singoli “Tra un Anno” e “Cocoricò”, quest’ultimo rievoca l’immaginario anni ’90 e una notte brava in riviera con Morgan. “Tra un anno” è invece divenuto il nome del tour che lo ha portato in giro su una barca a vela nell’estate 2020 per tutta l’Italia, a partire dalle isole Eolie e che programma di ripetere.

“Tra un anno io spero di poter tornare su un palco e vedere delle persone che ballano insieme e la cosa che auguro a me e a tutto il mondo”, si è augurato l’artista.

Intervista di Stefania Cuccato

Montaggio di Alessandra Franco