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Tik Tok, pericolo o fenomeno sociale? "Regolare, ma non proibire"

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Roma, 5 feb. (askanews) - Tik Tok tra pericolo e fenomeno sociale. Il social adotterà misure per bloccare l'accesso agli utenti minori di 13 anni e valuterà l'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per la verifica dell'età. Ne parliamo con la professoressa Olimpia Affuso, sociologa, d...

Roma, 5 feb. (askanews) – Tik Tok tra pericolo e fenomeno sociale. Il social adotterà misure per bloccare l’accesso agli utenti minori di 13 anni e valuterà l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per la verifica dell’età.

Ne parliamo con la professoressa Olimpia Affuso, sociologa, docente di Comunicazione pubblica all’Università della Calabria: “Rispetto all’intervento del Garante della Privacy, ritengo che sia stato assolutamente pertinente e necessario. “La questione è complessa dal punto di vista della limitazione dell’accesso. E tuttavia è importante che ci siano queste regole non solo dal punto di vista giuridico ma anche perché il genitore e le famiglie possano, laddove non riescano a intervenire con il dialogo, far appello a un sistema normativo e io credo che spesso le famiglie abbiano difficoltà a fermare questa tensione degli adolescenti a stare sulla rete perché oramai è un fenomeno da cui non si può prescindere.

“Come impedire l’accesso a uno strumento e a piattaforme che sono vita quotidiana anche nella formazione e che non sono soltanto spazi di pericolo ma anche spazi di socialità?”.

Una ricerca realizzata dall’Università di Perugia e dal’Università di Calabria durante il primo lockdown ha messo in evidenza come per i 18enni la Rete fosse diventato uno “spazio” claustrofobico per molti aspetti: didattica on line, incontro con amici sul Web.

“Io credo che non si possa scindere la riflessione odierna dalla dimensione di lockdown che stiamo vivendo. Non si può scindere sebbene questa non sia l’unica cosa che ce la spiega. Le sfide attraverso i social le abbiamo viste e notate anche prima del lockdown ma credo che con il lockdown la costrizione a stare a casa ha portato dentro casa alcune esperienze tipiche dell’adolescenza che potevano avvenire prima fuori casa e magari in età più tarda”.

Recentemente diversi sono stati i casi di ragazzini morti in seguito ad alcuni “giochi” pericolosi sulla piattaforma Tik Tok. E’ dunque allarme sociale?

“Esperienze pericolose gli adolescenti le hanno sempre fatte. Guardare alla tecnologia come la causa scatenante di qualcosa di così diverso ci porta di fronte alla difficoltà di comprendere invece in che termini la tecnologia amplifica il fenomeno. Non è la tecnologia la causa del fenomeno ma sicuramente la tecnologia amplifica alcuni aspetti”.