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Ecco Epicode, la 'speedup' che forma giovani developer di talento

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Roma, 25 feb. (askanews) - Una startup che si prefigge di dare un futuro occupazionale ai giovani italiani. Un ponte diretto con il mercato del lavoro, che offre formazione sia a giovani talenti in cerca di opportunità e di sbocchi professionali sia ad aziende che hanno necessità di aggiornament...

Roma, 25 feb. (askanews) – Una startup che si prefigge di dare un futuro occupazionale ai giovani italiani. Un ponte diretto con il mercato del lavoro, che offre formazione sia a giovani talenti in cerca di opportunità e di sbocchi professionali sia ad aziende che hanno necessità di aggiornamento e di consolidamento delle competenze interne. Si chiama Epicode ed è la scommessa sul digitale che i suoi ideatori sono fermamente intenzionati a vincere. Le premesse sono più che positive, come traspare dalle loro parole.

“Epicode – spiega Claudio Vaccaro, Co-Founder e Presidente – nasce in piena pandemia, nel 2020, da un’idea che abbiamo avuto io e Andrea Febbraio, noto investitore del panorama digital italiano. Che ha fatto da ispiratore e trait d’union con quelli che poi sarebbero diventati i miei soci, Marco Rosci e Ivan Ranza. Ci definiamo quasi una speed-up, perché in soli sei mesi siamo passati da un power point (luglio 2020) alla prima classe realmente partita (gennaio 2021)”.

“Vediamo le aziende come nostri partner”, dichiara Marco Rosci, Co-Founder e CEO. “I programmi che sviluppiamo sono a specchio delle loro necessità e al fine di fornire loro gli sviluppatori di cui hanno bisogno”.

Reperite le risorse per il primo mvp, in gergo tecnico il ‘prototipo’ lanciabile sul mercato, sono arrivati a chiudere un round seed capital di quasi un milione di euro, sottoscritto da investitori molto noti nel panorama industriale italiano e dell’ecosistema del venture capital. Tra gli altri, ricorda il presidente Vaccaro, “Matteo de Brabant, presidente di Jakala, e Lorenzo Lamberti Sagliano; Francesco Beraldi, founder di Alkemy, la B Holding di Fabio Cannavale, Matteo Lunelli, presidente di Cantine Ferrari, Guglielmo Notarbartolo di Villa Rosa della famiglia Marzotto, e Diego Pisa, ceo di Teleperformance”.

I risultati sono forse andati oltre le aspettative. “Non ci aspettavamo tutta questa attenzione, che invece poi abbiamo ottenuto”, dice Vaccaro. “Tanto che le richieste hanno superato quello che noi pensavamo di dover raccogliere, abbiamo quindi conseguito un round di circa un milione di euro. Tutto questo ci consentirà poi di realizzare il nostro piano di crescita dei prossimi anni”.