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Findomestic: con la pandemia la pay tv più acquistata dei pc

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Milano, 16 mar. (askanews) - Dall'inizio dell'emergenza Covid-19 sono più gli italiani che hanno acquistato l'abbonamento di una pay tv (23% del campione intervistato) di quelli che si sono dotati di un PC (15%). I dati dell'Osservatorio Mensile Findomestic di marzo, realizzato dalla società di ...

Milano, 16 mar. (askanews) – Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sono più gli italiani che hanno acquistato l’abbonamento di una pay tv (23% del campione intervistato) di quelli che si sono dotati di un PC (15%). I dati dell’Osservatorio Mensile Findomestic di marzo, realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra, evidenziano come oltre 6 italiani su 10 (65%) hanno acquistato almeno un dispositivo tecnologico nell’ultimo anno. Come ha evidenziato Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic: “E’ passato un anno dal primo lockdown e gli italiani per evadere dalla routine quotidiana si sono consolati con le pay tv. Il 23 per cento degli intervistati dichiara di aver sottoscritto un abbonamento”, ha osservato.

Ma il “re” incontrastato delle dotazioni tecnologiche nel nostro Paese è lo smartphone. Se il 43% del campione interpellato ne possiede in famiglia 3 o più, il 45% risulta invece sprovvisto di una connessione veloce (adsl o fibra). Ogni famiglia ha mediamente un PC (1,6 in media), una Smart TV (1,1), un tablet (1,0) e una stampante (1,0). Ma se il 7% degli intervistati dichiara di avere 3 o più smart tv connesse alla rete di casa, uno su quattro (26%) non ce l’ha ancora. Le dotazioni tecnologiche servono per il 47% delle famiglie che è ancora alle prese con DAD e smartworking ma 8 su 10 ritengono che la propria abitazione non sia pienamente funzionale: il 36% sogna un angolo della casa attrezzato, il 34% vorrebbe una sedia ergonomica.

Secondo i dati di Findomestic, inoltre, le intenzioni d’acquisto tornano a crescere. Le zone gialle di febbraio hanno riavvicinato i consumatori ai negozi, ma l’incertezza delle restrizioni impedisce ad oggi di programmare le vacanze estive.

Una situazione, ha osservato Simona Viscusi, responsabile comunicazione Corporate Findomestic Banca, che ha determinato un calo della propensione al credito al consumo. “Nell’ultimo mese la propensione all’utilizzo del credito al consumo è lievemente calata, passando dal 51 per cento di fine gennaio al 45 per cento di fine febbraio. Quasi la metà di questi lo utilizza per convenzienza perché approfittano di una promozione a tasso zero, il 36 per cento per necessità e il 27 per cento per non intaccare i propri risparmi”.