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Vietato fumare nei luoghi pubblici: cosa prevede la proposta di legge del M5s

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Alla Camera è stata presentata, da parte del M5S, una proposta di legge per rendere vietato fumare in alcuni luoghi pubblici. 

Il Movimento Cinque Stelle ha presentato alla Camera una proposta di legge per rendere vietato fumare in alcuni luoghi pubblici di aggregazione seguendo il modello Milano e quello delle grandi capitali europee e internazionali.

Vietato fumare nei luoghi pubblici: la proposta del M5S

Si tratterebbe in sostanza di estendere il divieto di fumo anche alle aree destinate al verde pubblico, a quelle attrezzate per svolgere attività ricreative da parte dei bambini, alle fermate di tutti i mezzi pubblici, alle aree cimiteriali, alle aree per cani, agli arenili, alle spiagge, alle aree demaniali costiere e alle aree all’aperto di pertinenza delle strutture sportive.

Vietato fumare nei luoghi pubblici: le ragioni della proposta del M5S

A giustificare la proposta, si legge nel testo, è la constatazione che il fumo passivo rappresenti un fattore di rischio per la salute, in particolare per le donne in gravidanza e per i bambini. I firmatari della proposta hanno poi aggiunto che l’esposizione prenatale al fumo di sigaretta è stata a lungo associata a riduzione della crescita fetale, nascita pretermine, preeclampsia nelle gravide, asma ed obesità infantile e a conseguenze a lungo termine sullo stato di salute psicologico del nascituro.

Oltre alla salute dei cittadini, il fumo all’aperto provoca inoltre danni ambientali non indifferenti. I deputati pentastellati hanno infatti citato i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità che stima che ogni anno vengano gettati via tra i 340 e i 680 milioni di chilogrammi di mozziconi. Una cifra che “rappresenta dal 30 al 40% di tutti i rifiuti raccolti in mare e dalla nettezza urbana“.