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Vigilantes sorpreso a fare sesso col cadavere di una donna

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Quella donna era da poco deceduta: così una guardia giurata di 23 anni è stata scoperta da un collega mentre abusava del corpo senza vita

Erotismo col cadavere in obitorio. Un istinto sessuale macabro e perverso. Agli occhi dei più si tratta di uno scempio che viola l’intimità e il rispetto di chi non c’è più. Un gusto per l’orrido sottende simili manie: la necrofilia è uno dei comportamenti sociali più difficili da studiare, seppur non assente dalle più perverse fantasie. C’è chi individua nel fenomeno non una propensione alla violazione della legge. Bensì, spiegano gli studiosi, si tratterebbe di persone che traggono eccitazione da situazioni in cui il partner si finge morto o che ricorrono a giochi di ruolo basati sulla resurrezione attraverso il sesso e i vampiri. Altri soggetti, i “romantici”, non riescono ad accettare la perdita di una persona amata. Altri ancora (e qui si sprofonda nel macabro) si eccitano fantasticando sulla morte. I loro comportamenti vanno dal recarsi abitualmente a funerali e cimiteri al fare sesso in presenza di una bara o ricavare piacere dalla vista di immagini di cadaveri. Una vera e propria geneaologia del sesso, dai contorni sporchi e terrificanti.

Una vicenda analoga ha avuto luogo in Tennessee presso l’obitorio dell’ospedale S. Francis di Memphis. È l’assurdo gesto di un vigilantes ventitreenne statunitense, Cameron Wrigh.

Un vigilantes necrofilo

Era addetto alla vigilanza in ospedale. Tuttavia, invece di evitare che qualcuno si intrufolasse nella struttura, ha approfittato del suo ruolo per abusare sessualmente del cadavere di un donna da poco scomparsa, deceduta durante un ricovero. La salma, come da prassi, era stata riposta nell’obitorio della strutta ospedaliera, in attesa del funerale. Il folle gesto di Cameron Wright è stato scoperto da un suo collega. L’uomo ha immediatamente chiamato la polizia, facendolo così arrestare . L’uomo ha subito confessato. Ora è in carcere in attesa del processo.

“Eravamo già affranti dal dolore, ma quando ho scoperto che la stavano facendo soffrire ancora mi ha fatto male ancora di più”, ha raccontato il padre della vittima, comprensibilmente trafitto da un immane dolore. Si tratta una maestra d’asilo di 37 anni deceduta a causa di un attacco cardiaco. “Ciò di cui abbiamo bisogno ora sono alcune risposte. Abbiamo bisogno di risposte concrete e capire tutti i responsabili“, ha aggiunto.

Dall’ospedale hanno rilasciato una dichiarazione spiegando di essere “rattristati” per l’accaduto. Inoltre, hanno fatto sapere di aver licenziato Wright. “Trattare le persone con dignità e rispetto è la nostra priorità assoluta. Il comportamento di questo individuo non rappresenta quello che è il nostro ospedale. Queste azioni sono completamente inaccettabili”, si legge nella nota resa nota dalla struttura. L’ospedale, inoltre, ha spiegato che le loro guardie sono contattate attraverso una società specializzata e sottoposte a controlli severi sul loro passato.