sergiodilino Alla scoperta di Vin Diesel, meglio conosciuto come Dom Toretto.
Da giovanissimo voleva essere Robert De Niro o Al Pacino, il fato e le circostanze professionali lo hanno trasformato in colui che ha raccolto l’eredità dei grandi action heroes come Sylvester Stallone o Arnold Schwarzenegger. Parliamo di Vin Diesel, muscoloso attore statunitense specialista in franchise di successo, che gli hanno regalato alcuni dei personaggi più iconici del cinema popolare hollywoodiano degli anni Duemila. Vi dicono nulla i nomi di Richard B. Riddick, Dom Toretto e Xander Cage? Se la risposta è no, è solo perché non vi siete adeguatamente documentati, con le endovene di adrenalina di serie cinematografiche come il trittico (per ora) Pitch Black–The Chronicles of Riddick–Riddick, la saga Fast and Furious (che lo vede presente in sette degli otto episodi – l’unica eccezione è il secondo -, compreso l’ultimo in cui recita al fianco di Charlize Theron) e gli action postmoderni del franchise xXx (anche qui, presente nel primo e nel terzo episodio, ma non nel secondo in cui lascia il timone a Ice Cube). Ma Vin Diesel è molto di più.
Registrato all’anagrafe come Mark Vincent Sinclair III, nato nella Contea di Alameda, in California, il 18 luglio 1967 – viaggia dunque verso il compimento del mezzo secolo di vita -, Diesel cresce nella costa est, permeandosi dell’atmosfera intellettuale e “alternativa” del Greenwich Village di New York. La madre è psichiatra e astrologa, mentre il padre adottivo, che lo ha cresciuto (l’attore non ha mai riconosciuto il genitore naturale), è attore e insegnante di recitazione, ed è proprio grazie al suo esempio, che Diesel si è trovato, già a sette anni, a recitare su un palcoscenico. A tali esperienze, egli alterna, pur senza fortuna, una costante attività giovanile di filmmaker, realizzando diversi corti e un lungometraggio.
L’occasione arriva grazie a Steven Spielberg, che nel 1998 lo vuole nel cast di Salvate il soldato Ryan. È l’inizio di una carriera molto più versatile e imprevedibile di quanto i muscoli e la stazza di Diesel lascino supporre. Infatti, in mezzo a numerosi film d’azione (Il risolutore di F. Gary Gray, l’action fantascientifico Babylon A.D. di Mathieu Kassovitz), riesce a incastonare prove d’attore assolutamente sorprendenti. È il caso della commedia Missione tata di Adam Shankman, in cui interpreta un soldato tutto d’un pezzo messo a protezione di alcuni bambini. Oppure di Prova a incastrarmi di Sidney Lumet, in cui interpreta il mafioso italoamericano Giacomo “Jackie Dee” DiNorscio, boss del clan Lucchese che imperversava nel New Jersey: è il “momento De Niro” per Diesel, che per il ruolo ingrassa e impara lo slang italoamericano.
Diesel è sposato da dieci anni con la modella Paloma Jiménez, ed è padre di tre figli. L’ultima si chiama Pauline in onore dell’amico Paul Walker, compagno di avventure nei primi episodi di Fast and Furious, deceduto in un incidente stradale nel 2013. Diesel è anche produttore e filantropo, raccogliendo sotto quest’ultimo aspetto l’eredità proprio di Walker, molto attento in vita alle cause benefiche.
