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Vino: Giampaolo Tabarrini nuovo presidente Consorzio tutela Montefalco

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Roma, 30 lug. (Labitalia) - E’ Giampaolo Tabarrini il nuovo presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, vicepresidente Liù Pambuffetti. Il Cda dei prossimi tre anni è composto dai consiglieri Chiara Lungarotti, Devis Romanelli, Filippo Antonelli, Luca Capaldini, Paolo Bartol...

Roma, 30 lug. (Labitalia) – E’ Giampaolo Tabarrini il nuovo presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, vicepresidente Liù Pambuffetti. Il Cda dei prossimi tre anni è composto dai consiglieri Chiara Lungarotti, Devis Romanelli, Filippo Antonelli, Luca Capaldini, Paolo Bartoloni, Peter Heilbron, Nazzareno Cataluffi, Alessandro Mariani, Gianluca Piernera, mentre il Collegio sindacale è composto da Roberto Pambuffetti, Alessandro Giannoni e Giusy Moretti.

“La mia idea di presidenza del Consorzio Tutela Vini Montefalco – afferma il nuovo presidente Giampaolo Tabarrini – è basata sulla piena condivisione. Ritengo fondamentale che le responsabilità e le scelte siano condotte in maniera corale e plurale ed è seguendo questo approccio che struttureremo a partire da subito il Consorzio nell’assegnazione dei ruoli e dei compiti. Una delle idee che seguirò dall’inizio sarà quella di aprire il Consorzio quanto più è possibile all’esterno, in particolare a tutte le realtà produttive che lo compongono e che ne fanno parte, prevedendo una modalità itinerante di svolgimento delle riunioni dei Consigli di amministrazione, che si terranno fuori dalle sale della nostra sede e che dovranno essere ospitate presso le cantine".

"Al presidente uscente, Filippo Antonelli, e al Cda uscente – continua Tabarrini – va il mio ringraziamento per il lavoro svolto finora. Ora lavoreremo per lanciare un segnale di apertura e di rinnovamento, ma anche per favorire il coinvolgimento concreto e diretto delle aziende che potranno così sentirsi maggiormente parte di un ente che nasce con l’obiettivo di valorizzare, promuovere e tutelare le nostre eccellenze territoriali legate alla vitivinicoltura. La mia idea, perciò, è quella di introdurre elementi di rinnovamento nella gestione del Consorzio. È l’epoca che viviamo, quella della ripartenza, che ci impone il cambiamento e non possiamo far altro che lavorare a questo con dedizione e impegno, con quella laboriosità e quella semplicità per le quali la terra umbra è nota e apprezzata in Italia e nel mondo”.