> > Violava profili Instagram per rubare foto di bambini morti: ecco perché lo f...

Violava profili Instagram per rubare foto di bambini morti: ecco perché lo faceva

rubare

Una giovane inglese ha deciso di violare profili Instagram per rubare foto di bambini morti. Ecco la sua storia e la motivazione di questo folle gesto.

Katie Ringer è una giovane di 21 anni che ha dato vita a un gioco davvero perverso. La giovane inviava le foto dei figli morti ai genitori privandoli del volto e schernendoli, offendendo e minacciando i genitori in lutto.

La perversione di Katie Ringer

Katie Ringer è una ragazza malata, la quale è stata incarcerata per inviare foto di bambini ai genitori in lutto. Le foto mostravano bambini morti ed erano cariche di commenti, insulti razzisti e dispregiativi. Non solo ha scritto commenti atroci mandandoli ai genitori in lutto per la perdita dei propri figli, ma ha anche inventato delle storie strappa lacrime per poter raccogliere più fondi possibili per i parenti in lutto. Le madri coinvolte hanno deciso di contattare un investigatore privato affinché dessero alla giovane una pena maggiormente severa.

Katie ha anche raccontato di aver rubato altre foto hackerando i profili Instagram di due donne diventate da poco mamme. Katie ha confessato di aver rubato le foto per mandare messaggi alle donne in cui le minacciava di stuprare e uccidere i figli e nel frattempo quelle stesse foto venivano usate per chiedere fondi per i suoi fini.

Solo dopo una attenta analisi fatta online, le guardie carcerarie si sono rese conto dell’attività della ragazza che ora rischia una condanna molto seria e lunga. Il difensore d’ufficio chiede di ridurre la pena in quanto la giovane è in cura presso uno psichiatra dal momento che soffre di patologie legate a disturbi ossessivi, disturbi di ansia e di depressione.

La condanna

La giovane si trova ora in carcere dove dovrà rimanere per tre anni. Il giudice Samantha Leigh ha detto: “Hai approfittato della generosità del pubblico britannico. Sappiamo tutti quanto sia generoso il pubblico e hai lucrato su famiglie che hanno perso i loro bambini per denaro senza curarti della loro sofferenza.
“Quello che hai fatto solo ha una parola e questo è malvagio. Hai costruito una rete di menzogne per attirare queste persone e giocare sulle loro emozioni per estorcere i soldi ».

Finora la raccolta fondi organizzata e gestita da Katie ha portato a cinque donazioni per un totale di 3000 sterline da parte di persone che hanno donato non sapendo quale fosse il vero fine di quelle donazioni. Una vittima, sapendo quello che ha fatto, le ha inviato una foto della tomba della nonna, con la seguente didascalia: “Brucia all’inferno. Spero che tu venga violentata dai diavoli”.

Insomma, Katie ha approfittato del dolore e del lutto di genitori che hanno perso i loro figli e che quindi sono maggiormente vulnerabili.