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Violenza sessuale in strada a Piacenza, arrestato un 27enne richiedente asilo: è scontro Lega-Pd

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Un uomo di 27 anni della Nuova Guinea richiedente asilo in Italia è stato arrestato per violenza sessuale in strada a Piacenza.

Violenza sessuale in strada a Piacenza: un uomo di 27 anni della Nuova Guinea richiedente asilo in Italia è stato arrestato dalla polizia. L’accaduto è stato prontamente commentato da Lega e Fratelli d’Italia che si sono scagliati contro le politiche migratorie attualmente vigenti in Italia. Intanto, il Partito Democratico ha invitato le controparti di centrodestra alla moderazione.

Violenza sessuale in strada a Piacenza, arrestato un 27enne richiedente asilo

Nella mattinata di domenica 21 agosto, un uomo di 27 anni è stato arrestato in via Scalabrini, nel centro di Piacenza, dopo essere stato accusato di violenza sessuale. Il soggetto è stato fermato mentre stava abusando di una donna di 55 anni di origine ucraina: le forze dell’ordine sono state allertate da alcuni testimoni che hanno assistito alla scena. Un cittadino che risiede in un palazzo situato nelle vicinanze del luogo dell’aggressione ha filmato la scena con il cellulare.

Al momento, la vittima è ricoverata presso l’ospedale di Piacenza. L’accaduto ha subito fatto scoppiare una polemica a livello politico quando è stata diffusa la notizia che l’aggressore sia originario della Nuova Guinea e si trovi in Italia con lo status di richiedente asilo.

Fratelli d’Italia e Lega, quindi, hanno prontamente colto la palla al balzo per scagliarsi contro le politiche migratorie attualmente vigenti in Italia. Contro i partiti di destra, il Pd che ha sollecitato le altre forze politiche a non strumentalizzare l’accaduto.

È scontro tra Lega e Pd

Salvini e Foti

In merito all’accaduto, segnalando una sua imminente visita a Piacenza, il leader del Carroccio ha dichiarato che si recherà in città “per confermare l’impegno della Lega per restituire sicurezza al nostro Paese: 10.000 poliziotti e carabinieri in più nel 2023, più telecamere accese e blocco degli sbarchi clandestini”.

Salvini, poi, ha diramato una nota nella quale si legge: “Richiedente asilo e stupratore. Basta! Difendere i confini e gli Italiani per me sarà un dovere, non un diritto”.

A fare eco al segretario della Lega, Tommaso Foti di Fratelli d’Italia: “È un episodio gravissimo che offende non solo la vittima ma una città che si è dimostrata ospitale nei confronti di chi, all’evidenza, non lo meritava. È una vicenda che non può essere sottaciuta, né tanto meno minimizzata”.

Le dem Valenti e Tarasconi

Su tutt’altre posizioni, la senatrice del Partito Democratico, Valeria Valente, che ha dichiarato: “Condanniamo ogni reato violento contro le donne, indipendentemente dalla nazionalità dell’uomo che lo commette, ma non accettiamo strumentalizzazioni. Si tratta di un fenomeno culturale e i dati parlano chiaro. La quasi totalità dei femminicidi avviene per mano di un ex e la violenza è soprattutto domestica, gli stupri riguardano più gli italiani che gli stranieri”.

Il sindaco dem di Piacenza, Katia Tarasconi, invece, ha affermato: “Appena possibile contatterò la vittima, intanto l’aggressore si troverà a rispondere del suo crimine di fronte alla giustizia del Paese a cui stava chiedendo asilo. È così che funziona in uno Stato di diritto: i criminali devono pagare per ciò che hanno fatto. Spero che non si scada nella strumentalizzazione riguardo la sua nazionalità, come se fosse colpa di chi si impegna per l’accoglienza e l’integrazione se un richiedente asilo commette un crimine”.