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Violenza sessuale su bambina disabile: arrestato l'insegnante

violenza sessuale su bambina

Natalia Imarisio, insegnante di 63 anni, ha commesso violenza sessuale su bambina di 9 anni affetta da patologie cognitive. L’uomo è ora in carcere.

Avrebbe commesso violenza sessuale su bambina di 9 anni affetta da patologie cognitive. Natalia Imarisio, questo è il nome dell’uomo, era l’insegnante della piccola che, tra gennaio e maggio di questo anno avrebbe violentato ripetutamente la sua allieva di 9 anni approfittando dell’assenza della moglie. L’uomo è ora in carcere e dovrà scontare una pena di 7 anni.

Violenza sessuale su bambina

Natalia Imarisio, uomo di 63 anni ed ex insegnante di Milano, avrebbe commesso violenza sessuale nei confronti di una bambina di 9 anni affetta da patologie cognitive. La piccola, vicina di casa dell’uomo, si recava a casa sua per fare ripetizioni. L’uomo, approfittando dei momenti in cui la moglie si trovava in un’altra stanza, avrebbe violentato la bambina.

Nel capo d’imputazione si legge che”sfruttando l’assenza della moglie in casa o il fatto che questa si trovasse in un’altra stanza, il docente costringeva la bambina a subire e compiere atti sessuali. Come è poi emerso dalle intercettazioni ambientali, l’uomo avrebbe anche costretto un bambino di 6 anni, amico del figlio, ad assistere a suoi atti di autoerotismo avvenuti in bagno.

La bambina, benchè affetta da grave patologia cognitiva, possiede la capacità di percepire e rappresentare fatti avvenuti e, per questo motivo, nel corso dello scorso aprile, aveva raccontato ad un suo educatore di sostegno di aver subito violenza sessuale da parte dell’uomo che abitava vicino a casa sua. Ciò che c’è di più drammatico in questa storia è che la bambina ha dichiarato che frequentava la casa del vicino tutti i giorni e che, quindi, le molestie sessuali nei suoi confronti, si sarebbero ripetute nel tempo.

Il giovane, appreso l’accaduto, non ha esitato un secondo e ha subito avvertito i genitori e le forze dell’ordine. Durante le indagini dei carabinieri, la convivente dell’insegnante di 63 anni, ha raccontato che, oltre alla bambina, vicina di casa, altri sette bambini frequantavano l’abitazione per ricevere ripetizioni scolastiche dall’uomo.

La domanda alla quale i Carabinieri sono chiamati ora a rispondere è se l’insegnante ha molestato anche gli altri bambini o se quello della sua vicina di casa è un fatto isolato. Quello che è stato accertato dalle indagini della Polizia e dei Carabinieri e che l’uomo, ha commesso sicuramente violenza sessuale nei confronti della bambina almeno una decina di volte.

Sconvolti i genitori della vittima che, come hanno riportato ai Carabinieri, mai si sarebbero aspettati un simile comportamento da parte del vicino di casa che, al contrario, si è sempre dimostrato gentile e premuroso nei confronti della loro figlia e di tutti gli altri bambini che facevano ripetizioni con lui.

Violenza sessuale: la sentenza

La sentenza è stata emessa solo nei giorni scorsi con un rito abbreviato. L’imputatao, insegnante di 63 anni residente a Milano, ha quindi beneficiato dello sconto di un terzo sulla pena, ma dovrà comunque passare i prossimi sette anni della sua vita in carcere. L’inchiesta, culminata con l’arresto e con la condanna dell’insegnante milanese, era scattata la scorsa primavera, quando gli inquirenti avevano disposto intercettattazioni telefoniche e video.