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Vitaliano Trevisan, deceduto nella sua casa lo scrittore vicentino: potrebbe essere suicidio

Vitaliano Trevisan

Il successo di Vitaliano Trevisan era arrivato con il romanzo I quindicimila passi. Qualche mese fa, aveva subito un accertamento sanitario obbligatorio.

Lutto nel mondo della letteratura. Il celebre scrittore veneto Vitaliano Trevisan è deceduto nella sua dimora a Crespadoro (Vicenza).

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Vitaliano Trevisan, morto lo scrittore

Lo scrittore era originario di Sandrigo, in provincia di Vicenza, dove era venuto alla luce il 12 dicembre 1960. Il suo corpo è stato rinvenuto venerdì 7 gennaio. Il Corriere del Veneto ha riportato che potrebbe trattarsi di suicidio.

Vitaliano Trevisan, i recenti problemi

Secondo il quotidiano online Il post, qualche mese fa Vitaliano Trevisan aveva subito un accertamento sanitario obbligatorio. In tale occasione, era stato ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Montecchio Maggiore. La sua ospedalizzazione era poi terminata nell’ottobre 2021.

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Questa esperienza era stata al centro di una sua intervista rilasciata a la Repubblica il 5 novembre 2021. In essa, l’uomo aveva dichiarato di aver vissuto molto male il ricovero e aveva esposto alcuni problemi che devono vivere quotidianamente i pazienti dei reparti psichiatrici. Inoltre, aveva affermato: “Io, un matto trattato senza pietà”.

Vitaliano Trevisan, la carriera

Vitaliano Trevisan aveva cominciato la sua carriera letteraria negli anni ’90. Prima, aveva lavorato nell’ambito dell’edilizia e dell’arrdamento.

Il suo successo era arrivato con il  secondo romanzo, I quindicimila passi (2002, Einaudi). Quest’ultimo gli aveva fatto ottenere pure il premio Campiello Francia. Works, il suo libro più recente, era uscito nel 2016 sempre per Einaudi.

Nel corso degli anni, lo scrittore si era cimentato anche nel teatro e nel cinema. Aveva avuto il ruolo principale nel film Primo Amore di Matteo Garrone del 2004. A questa esperienza cinematografica ne erano seguite altre 10. Tra le più note vi sono state quelle nelle pellicole  Cose dell’altro mondo (2011, Francesco Patierno) e Senza lasciare traccia (2018, Debra Granik). 

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